Anche Milazzo e San Pier Niceto fanno parte dei diciannove Comuni siciliani che potranno avviare scuole degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari grazie a un finanziamento di quasi un milione di euro concesso dalla Regione. L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana ha infatti definito la graduatoria dei progetti presentati – come previsto dalla Legge di stabilità del 2018 – per l’acquisto di arredi, attrezzature, per spese di avviamento e promozione.

Il progetto approvato al comune di Milazzo si chiama “Maestro d’ascia per costruzione e riparazione barche da pesca”. A idearlo l’assessore ai Beni Culturali Salvo Presti con l’esperto alle Politiche comunitarie Giovanni Mangano. compessivamente si tratta di 45 mila euro. Quello del comune di San Pier Niceto, invece, è dedicato ai “Mastri Bottai” per un finanziamento complessivo di 36 mila euro (anche in questo caso a seguire l’iter è stato Mangano e l’esperto Peppe Maimone).

Ora, a Milazzo, le somme dovranno essere inserite in un apposito capitolo di spesa nel bilancio 2015 (l’ultimo disponibile)

«É un primo segnale – evidenzia il governatore Nello Musumeci – che intende coltivare la memoria storica di un territorio, le radici di una regione e di una comunità. Ma anche per restituire valore al lavoro manuale, che ha la stessa dignità delle altre professioni. Con l’occasione contribuiamo anche al salvataggio delle vecchie botteghe artigiane che ormai stanno scomparendo».

I settori individuati appartengono alle tradizioni delle attività: agricole, maestri d’ascia, musica, folclore, cantastorie, lavorazione della pietra, costruzione di carretti siciliani, artigianato, realizzazione di barche tradizionali, cultura marinaresca, canti popolari, cucina, pupi siciliani. Entro fine mese saranno erogate le prime anticipazioni delle somme, nella misura dell’80 per cento del totale finanziato. Il saldo nel prossimo anno.