Il piano lo avevano studiato nei minimi particolari per appropriarsi indebitamente di ben 4 mila euro: un piano finito male grazie all’indagine del Commissariato di Milazzo coordinato dalla Procura del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
I fatti risalgono allo scorso 12 ottobre quando il corriere una ditta di spedizione ha segnalato di essere stato rapinato. La presunta vittima con la maglietta strappata, i pantaloni bagnati all’altezza del cavallo, ha raccontato alla Polizia di essere stata aggredita alle spalle, verosimilmente da uno o due uomini incappucciati, mentre sostava sul ciglio della strada alla ricerca di un documento posto nel retro del furgone e di essere stata scaraventata a terra. Sotto la minaccia di un’arma puntata alla schiena il corriere sarebbe stato depredato di 4000 euro.
Una versione che da subito appare poco chiara agli investigatori guidati dal vice questore Simone Scalzo  insospettiti dalla posizione del furgone e dalle confuse indicazioni fornite.
L’acquisizione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona interessata trasforma in certezza quel sospetto: gli operatori, infatti, hanno notato la presenza di un’autovettura di colore scuro al seguito del furgone per un lungo tratto di strada risultata, da accertamenti è risultata di proprietà di un collega del corriere impiegato presso la medesima ditta.
I due convocati negli Uffici di Polizia di fronte alla minuziosa ricostruzione dei fatti ammettono la paternità del gesto e vengono denunciati per simulazione di reato ed appropriazione indebita.