L'impianto solare stem alla centrale A2a di San Filippo del MelaZero Waste Sicilia contro Legambiente: «No al biodigestore nell’area A2A di San Filippo del Mela» 19 Ottobre 2018 Ambiente 5 Commenti Zero Waste Sicilia dice no all’ipotesi di un impianto di biodigestione nell’area occupata dalla centrale termoelettrica A2a di San Filippo del Mela: «Meglio a Mazzarrà Sant’Andrea nell’area della ex discarica». Una presa di posizione che si scontra con quella presa giorni fa da Legambiente, che al contrario, si diceva favorevole all’opera dopo avere contestato la realizzazione di un termovalorizzatore alimentato a Css (Combustibile derivato dal trattamento dei rifiuti) bocciato dal governo nazionale nelle settimane scorse. «Gli impianti di biodigestione anaerobica vanno laicamente visti come una alternativa sensata al compostaggio – si legge in una nota a firma di Beniamino Ginatempo – Ovviamente sempre laicamente, la scelta fra le due possibilità è legata a situazioni locali, agli spazi disponibili, ai volumi di rifiuti da trattare, alla distanza da centri abitati, alla compatibilità con norme e piani paesaggistici». Ed ecco qual è il punto quando si parla dell’area A2A. La società, infatti, ha da tempo lanciato l’idea di un polo di energie rinnovabili nell’area della centrale ex-Edipower di S.Filippo del Mela, in cui sono compresi la trasformazione di due linee termoelettriche in inceneritore e un biodigestore. «Come è noto la protesta popolare (compresi referendum popolari stravinti in tre comuni), guidata dalle associazioni ambientaliste (fra cui questa associazione), ha portato al recente blocco dell’inceneritore, da parte del ministro dell’Ambiente -continua -. Lo strumento tecnico per il blocco è stato il piano paesaggistico regionale, che vieta la costruzione di nuovi impianti per rifiuti nel comprensorio». Secondo Zero Waste Sicilia il Piano paesaggistico, così come ha consentito di bloccare l’autorizzazione dell’inceneritore, parimenti impedirebbe anche il biodigestore. «Se questo nuovo impianto venisse autorizzato, in deroga al Piano paesaggistico stesso, si aprirebbero spazi per ricorsi che potrebbero riaprire la questione inceneritore, rendendone illogico il blocco attuale. Lo scenario potrebbe cambiare totalmente se A2A abbandonasse completamente il progetto di inceneritore, ritirandone definitivamente il progetto». Per questo solo motivo e al contrario di altre associazioni ambientaliste, Zero Waste Sicilia ritiene «al momento inopportuno» questo impianto di biodigestione nell’area di Archi, e suggerisce di realizzarlo nell’area della discarica di Mazzarrà S. Andrea, per il quale sta cominciando il processo di bonifica e di messa in sicurezza. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.216 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT