CittadinanzAttiva chiede incontro con l’Asp per rilanciare Pronto soccorso di Milazzo 6 Settembre 2018 Cronaca 1 Commenta Continuano le proteste da parte di cittadini costretti a ricorrere all’assistenza ospedaliera presso il “Fogliani” di Milazzo lamentando il fatto che interventi di “routine” già programmati, sono continuamente rinviati per via delle priorità legate ai casi urgenti o per mancanza di medici anestesisti. Sull’argomento è ritonata la segreteria regionale di CittadinanAttiva che già il mese scorso aveva sollevato il problema ma non ha ricevuto alcun segnale sia da parte dei vertici dell’Asl che dal sindaco di Milazzo che era stato sensibilizzato dall’argomento. Con il documento alla direzione dell’Asp di Messina l’associazione chiede «di conoscere le ragioni delle criticità segnalate e i tempi per la soluzione» sollecitando un incontro per presentare le loro proposte. Al Sindaco del Comune di Milazzo «di assumere le adeguate iniziative al fine di corrispondere alle esigenze sanitarie della popolazione». «Riteniamo non sia normale e che violi i livelli essenziali di assistenza la circostanza che da quasi 20 giorni non è stato consentito eseguire interventi chirurgici del reparto di ortopedia, regolarmente e doverosamente pianificati dall’apposita equipe medica – si legge in una nota – A ciò si aggiunge il triste fenomeno delle lunghe attese al Pronto soccorso che provocano non solo rabbia, indignazione e tensione nei pazienti ma rischiano di provocare anche qualche grave evento di cui l’Asp potrebbe rispondere: è di pochi giorni fa l’attesa di n 38 (trentotto) persone in coda al pronto soccorso con tre “codice rosso” e n.5 (cinque) ambulanze in fila per affidare alle cure gli “sventurati” presenti a bordo, unitamente ad indicibili momenti di tensione. Secondo cittadinanzAttiva è vero che durante l’estate c’è stata una affluenza straordinaria di accessi nel Pronto Soccorso di Milazzo, determinata soprattutto dalla presenza massiccia di turisti presenti nel territorio di competenza che inevitabilmente fa lievitare la richiesta di assistenza ospedaliera. Ma è vero pure che un tale afflusso, «assolutamente prevedibile», avrebbe potuto e dovuto attivare azioni di temporaneo potenziamento della struttura, in particolare Pronto Soccorso e Ortopedia, con un numero maggiore di medici ed infermieri, e «con un corretto inserimento di anestesisti e chirurghi potere eseguire interventi anche in notturna, o nei momenti di minore pressione delle urgenze». «E’ illegittimo un servizio di chirurgia dedicato prevalentemente alle urgenze», tuona CittadinanzAttiva Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.307 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT