La fonderia del Castello di MilazzoNuova offerta al Castello di Milazzo, apre la Fonderia 20 Luglio 2018 Cultura e societa' Dopo il rilancio del Torrione Normanno, bonificato, illuminato e restituito alla pubblica fruizione qualche settimana fa con un’elegante cartellonistica multilingue, ad essere consegnato ai visitatori del Castello di Milazzo è adesso il suggestivo ambiente della Fonderia, sormontato da una possente volta a botte che custodisce i resti di una profonda fornace entro la quale nel Settecento venivano fusi i cannoni in servizio nei bastioni della stessa cittadella fortificata. Cresce, dunque, l’offerta culturale all’interno del Castello di Milazzo. Per iniziativa dell’assessore alla Cultura Salvo Presti, allo scopo di potenziare i servizi ai visitatori che in questi giorni affollano sempre più la cittadella fortificata, da questa estate è possibile usufruire in via permanente di nuovi spazi ed attrattive. Una serie di interventi – resi possibili grazie all’impegno dei volontari della Società Milazzese di Storia Patria – che si vanno ad aggiungere all’imponente opera di pulizia e scerbamento che già dallo scorso mese ha cambiato profondamente l’immagine del più importante bene culturale cittadino. Impreziosita dalla vicina fontana del Cinquecento, la fornace, della quale sono andate perdute le attigue strutture in muratura refrattaria, è tornata alla luce nel 1999, in seguito ad un’energica opera di bonifica che – durante i restauri dell’antico Duomo – ha consentito di liberare questo ampio vano da un imponente cumulo di terra e detriti. Adesso, a distanza di ben 19 anni da quei lavori, il sito culturale viene finalmente restituito alla collettività, arricchito da cartellonistica in 5 lingue con testi tradotti dalle dottoresse Elisa La Rosa e Lidia Schropp, dal prof. Tony Harris e dal dott. Michele Romano. Dalla collaborazione tra l’assessorato alla Cultura e Storia Patria è scaturito anche il recupero di una cella a pian terreno del Mastio, destinata ad illustrare – con tanto di modellino realizzato dallo studioso Carmelo Fulco – i misteriosi «Occhi di Milazzo», dai più conosciuti con la più recente denominazione di scarabeo. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 9.548 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT