E’ stato il video intervento del professore Francesco Pira ad aprire il dibattito sulle Fake News nell’ambito della premiazione del concorso OggiMilazzoInClasse, iniziativa rivolta agli studenti delle scuole milazzesi. Alla manifestazione che si è svolta a palazzo d’Amico la scorsa settimana, infatti, il docente di Comunicazione e Giornalismo del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina ha colto l’occasione per parlare di cattiva informazione e dell’uso dei social direttamente ai ragazzi che lo hanno ascoltato con grandissimo interesse. E per loro è arrivato anche qualche consiglio utile per riuscire a riconoscere le false notizie. Quello delle Fake News, infatti, è argomento molto caro al professore Pira che proprio di recente insieme a Andrea Altinier ha pubblicato un manuale intitolato ‘Giornalismi. La difficile convivenza con fake news e misinformation‘ (edito da libreriauniversitaria.it). «Le bufale – ha detto ai ragazzi – oggi rappresentano il grande nemico della credibilità dei giornalisti».

Un libro, quello di Francesco Pira, scritto e pensato non solo per gli studenti, ma anche per tutti quelli operatori della comunicazione e dell’informazione che ogni giorno operano in un settore sempre più complesso e articolato. Oggi la comunicazione, infatti, è in costante evoluzione e questo cambiamento coinvolge anche il mondo dell’informazione e del giornalismo, che “sempre più spesso si trovano a dover fronteggiare fake news e misinformation. Mai come oggi, quindi, è necessario riuscire a sviluppare nuovi strumenti, nuovi modelli e nuovi linguaggi che possano rispondere alle esigenze del lettore. «Il libro – spiega – offre un inquadramento teorico preciso dei mass media e un’attenta analisi del profilo dei lettori di oggi. In particolare, è presente un focus sui social network grazie al quale non solo è possibile delineare nuove forme di giornalismo, ma anche le modalità con cui affrontare i cambiamenti in atto, esaminando aspetti come post verità, fake news e misinformation».

Il testo è suddiviso in cinque capitoli: il primo che fotografa la dieta mediatica degli italiani, il secondo che illustra i modelli ed i processi che stanno dietro il mondo dell’informazione, il terzo che individua il ruolo dell’ufficio stampa, il quarto capitolo sui nuovi trend o generi del giornalismo ed, infine, il quinto sulle contromisure alle fake news che non si esaurisce nel fact checking, ma richiede oggi la creazione di un controflusso.

ECCO IL VIDEO:

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