La proposta di regolamento della “Commissione scientifica e salute” avanzata dal commissario straordinario del comune di San Filippo del Mela, Alfredo Biancuzzo, non piace ai sindacati della Ram. Secondo  Filctem-Cgil, Femca-Cisl la nomina di presidenti, vice e rimborsi spese, per i lavoratori non può passare sottotono, e «rischia di gettare ombre sul lavoro fatto e sui risultati faticosamente raggiunti»: «Abbiamo portato al tavolo Ram ed amministrazioni comunali per tutelare occupazione e salute, e non per garantire carrozzoni», scrivono.

«La sterile lotta tra lavoro e salute nell’area di Milazzo si è continuata a nutrire dell’ignoranza delle reali condizioni ambientali – sostengono Pino Foti, Segretario Generale Filctem Cgil Messina e Stefano Trimboli, Segretario Generale Femca Cisl Messina – Nessuno possiede ad oggi un dato aggiornato e nessuno, a dire la verità, lo ha mai ricercato, e ciò non ha portato bene né al lavoro e né alla salute. Non si sono infatti creati nuovi posti di lavoro e non è stato nemmeno avviata la tanta attesa bonifica. Insomma un intero comprensorio è stato tenuto volutamente all’oscuro per lasciarlo appeso alla ridicola scelta tra smantellare tutto o lasciare tutto così com’è», attaccano i sindacati che, proprio partendo da questo assunto nel marzo scorso hanno messo insieme le amministrazioni comunali e la RAM e costruito un accordo che, oltre a gettare le basi per l’intesa che poi queste hanno definito in sede ministeriale, prevede  studi realizzati da enti terzi e pagati dall’azienda petrolifera sui risultati tutti sono obbligati ad adeguarsi immediatamente e senza deroghe.

A scegliere l’ente dovrà essere una commissione «che avrà quindi un compito certo importante ma soprattutto unico, e che pertanto non necessiterà di cariche e sotto cariche», precisano. «Anzi per non dar adito a facili strumentalizzazioni le amministrazioni comunali potrebbero addirittura nominare nella commissione tecnici che non hanno mai partecipato alla procedura per il rilascio dell’AIA, dando così concreti segnali di trasparenza e di apertura. Ogni centesimo di Ram va speso per lo studio e per le centraline, e non per altro», concludono Foti e Trimboli.