Il 30 giugno scadrà l’assistenza domiciliare ai bambini affetti da disabilità e tra le famiglie di Milazzo serpeggia la paura che questo possa essere interrotto creando enormi disagi. A rassicurare gli interessati, però, è l’assessore ai Servizi Sociali Giovanni Di Bella il quale precisa che a fornire il servizio non è il Comune di Milazzo ma il Distretto socio sanitario presieduto dal sindaco di Torregrotta Corrado Ximone.

«Il distretto di cui il nostro Comune fa parte ha messo a disposizione 120 mila euro per l’assistenza domiciliare ai bambini affetti da disabilità – spiega Di Bella – la conferenza dei sindaci ha già dato l’okay al proseguo del servizio all’interno del Piano e si sta aspettando la convocazione della conferenza dei servizi da parte del sindaco di Torregrotta per approvare i dettagli e inviare il progetto a Palermo per gli adempimenti economici. Il nostro assessorato, grazie al lavoro dei funzionari e dipendenti, ha prontamente sollecitato la proroga perchè capiamo l’importanza che questo ricopre. Abbiamo pensato anche alle famiglie che godono di altri servizi in scadenza (complessivamente il piano distrettuale socio sanitario prevede una spesa di 770 mila euro) ma – vorrei che fosse chiaro – non dipende esclusivamente da noi vin quanto i servizi li eroga il distretto».

A raccogliere l’appello dei genitori sono stati i consiglieri Maria Magliarditi e Rosario Piraino che, in una interrogazione al sindaco Formica, chiedono di conoscere «le iniziative che intende intraprendere o che ha già intrapreso affinché il servizio possa continuare e affinché si attuino tutte quelle iniziative di sollecito presso gli organi competenti per non interrompere un servizio così importante che è, purtroppo, in scadenza il prossimo 30 giugno».

I consiglieri evidenziano che nel comprensorio di Milazzo esistono tante realtà disagiate dove i protagonisti sono i bambini che, affetti da disabilità grave e non, intraprendono un percorso terapeutico coadiuvato da un équipe di specialisti che sostengono il bambino nelle sue tappe di crescita. Fra questi specialisti troviamo anche l’educatrice domiciliare che, 2 ore a settimana, espleta un lavoro eccelso con l’utente»