L’albero abbattuto dal vento in Marina Garibaldi (FOTO OGGI MILAZZO)

Parlare di allarme è esagerato ma è un dato di fatto che nelle ultime settimane in Marina Garibaldi sono caduti ben tre alberi che fortunatamente non hanno causato danni a cose o persone ma solo per puro caso. L’ultimo, una palma, si è “afflosciata” stasera nei pressi della statua che raffigura Luigi Rizzo sul lungomare Garibaldi. Di solito nelle ore serali la zona è popolata da ragazzini. In settimana, sempre sulla stessa via ma lato negozi, nei pressi di una nota panineria e di un salone di bellezza, si è spezzato un albero che è caduto su un parcheggio fortunatamente libero in quel momento. La titolare del salone aveva chiamato invano il comune alle prima avvisaglie di crollo, ma senza successo. Gli operai municipali hanno rimosso non solo quello caduto ma hanno tagliato anche quello accanto morto da tempo. Il mese scorso “sotto gli alberi” della Marina il vento ne ha spezzato un altro. Troppi casi in poco tempo, così l’assessore Damiano Maisano ha chiesto al servizio Ambiente di avere una relazione sullo stato del verde pubblico per scongiurare altri casi di pericolo.

L’albero caduto un paio di giorni fa in Marina (lato negozi)

Subscribe
Notificami
guest
3 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
topolicchio
topolicchio
6 anni fa

ma quale pericolo…occorre invece sostituire gli alberi deceduti con alberi nuovi!!!! senza lasciare quel vuoto che rappresenta una bruttura pazzesca

Oskar
Oskar
6 anni fa

Finora molti alberelli in città sono stati “suicidati” dai giardinieri comunali con potature sbagliate o da furgoni e altri mezzi pesanti che ne abbattono rami o li investono sradicandoli. Però Maimone ha di sicuro un’altra ipotesi.

Klaus
Klaus
6 anni fa

Aggiungici il problema della pineta di ponente, vedi SOS PINETA MILAZZO VIDEO su Youtube.Sono gli effetti malefici dell’inquinamento. A ponente la stupidità di aver potato i tamerici, anzichè rinfoltirli e mettere un frangivento d’inverno, annaffiare i pini che crescono, di fatto, su ghiaietto di risulta. Facciamo qualcosa: anche le palme della marina muoiono oltre che quelle all’ingresso asse