Controlli dei vigili urbani in una microdiscarica del CiantroLa lettera. «Tanti dubbi sulle multe elevate dei vigili di Milazzo che rovistano tra i rifiuti» 21 Maggio 2018 Il Commento 19 Commenti LA LETTERA. Proseguono i controlli dell’Amministrazione comunale contro l’abbandono dei rifiuti in qualsiasi angolo delle strade o sui marciapiedi. Dopo gli interventi di venerdì scorso in piazza della Repubblica, piazza De Andrè, via Risorgimento e via Trimboli, questa mattina i vigili urbani insieme agli addetti della Loveral, alla presenza del sindaco e dell’assessore all’Ambiente, Damiano Maisano hanno passato al setaccio via Madonna del Lume, via Libertà a San Pietro e l’intera zona di Ciantro. E anche stavolta i controlli in mezzo ai rifiuti – in prevalenza viene abbandonata sempre spazzatura di ogni tipo senza l’obbligatoria differenziazione – hanno portato ad individuare i responsabili – complessivamente una decina di persone – che riceveranno, tra qualche giorno, a casa un salato verbale di 600 euro. Ma c’è chi ha seri dubbi sul metodo. Come un lettore di Oggi Milazzo che ha scritto a redazione@oggimilazzo.it Ecco il testo: Buonasera, sono un vostro lettore. Ho letto con piacere della notizia riportata sul web delle ispezioni condotte dal sig. sindaco sui rifiuti depositati impropriamente alla scopo di identificarne i presunti dispiace constatare che l’istituzione e i suoi rappresentanti ignorino questo: Linea dura contro gli incivili. Aprire i sacchetti della spazzatura per identificare il presunto responsabile comporta dei rischi non indifferenti. Dispiace dover far notare queste indicazioni del garante della privacy (CLICCA QUI) punto 4.d d) Ispezioni dei sacchetti. “Agli organi addetti al controllo è riconosciuta la possibilità di procedere a ispezioni di cose e luoghi diversi dalla privata dimora per accertare le violazioni di rispettiva competenza (art. 13, l. 24 novembre 1981, n. 689). Tale facoltà deve essere esercitata selettivamente, nei soli casi in cui il soggetto che abbia conferito i rifiuti con modalità difformi da quelle consentite non sia in altro modo identificabile. Risulterebbe, quindi, invasiva la pratica di ispezioni generalizzate da parte del personale incaricato (agenti di polizia municipale; dipendenti di aziende municipalizzate), del contenuto dei sacchetti al fine di trovare elementi informativi in grado di identificare, presuntivamente, il conferente. Qualora siano utilizzati sacchetti dotati di microchip, di codici a barre o, eventualmente, di “RFID”, non è quindi necessario procedere ad ispezioni al fine di individuare il conferente. La modalità di accertamento descritta può poi rivelarsi lesiva di situazioni giuridicamente tutelate come la libertà e la segretezza della corrispondenza lasciata nei rifiuti. L’attività di ispezione non costituisce, peraltro, strumento di per sé risolutivo per accertare l’identità del soggetto produttore, dal momento che non sempre risulta agevole provare che il medesimo sacchetto, avente un contenuto difforme da quello per il quale il sacchetto è utilizzabile, provenga proprio dalla persona individuata mediante una ricerca di elementi presenti nel medesimo. Tale considerazione induce a ritenere che il trasgressore non dovrebbe essere individuato sempre ed esclusivamente attraverso una ricerca nel sacchetto dei rifiuti di elementi (corrispondenza o altri documenti) a lui riconducibili, e che quindi una eventuale sanzione amministrativa irrogata ad un soggetto così individuato potrebbe risultare erroneamente comminata. Alle stesse conclusioni si deve pervenire nella diversa ipotesi in cui la violazione consista nel mancato rispetto dell’orario di conferimento”. Spero che Milazzo possa individuare i responsabili di queste azioni e sanzionarli anche pesantemente ma non con mezzi illeciti. Buon lavoro. Milazzese in trasferta Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 11.508 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT