Sono stati i pionieri della pinsa in Sicilia, ora lanciano la naturale evoluzione: la Cirra.

Da oggi i locali ” La Pinseria” di Messina, Milazzo, Barcellona e Capo d’Orlando cambieranno e si evolveranno nella catena “La Cirra”.

Nessun stravolgimento per i palati o le abitudini dei clienti in quanto non muterà l’identità dell’azienda o la tipologia di prodotti che tutti apprezzano dal 2016. Si tratta di una strategia per proteggere la ricetta.

Abbiamo creato un marchio forte, “La Pinseria” ma facilmente replicabile – spiega Rosanna Venuto, ideatrice e titolare della società – da qui la necessità di proteggere il prodotto che nel tempo è stato affinato fino a renderlo unico grazie ad un mix di farine esclusive che lo rende alquanto diverso dalla tradizionale pinsa romana.

Il successo è stato tale da mettere in subbuglio il mondo del food in Sicilia, facendo sì che ristoranti e pizzerie si attrezzassero per restare al passo. Noi però, non ci fermiamo mai e con questa evoluzione eviteremo il rischio di essere continuamente copiati – assicura con giusto orgoglio l’imprenditrice che lo scorso anno è stata premiata a Roma da Confapi, la Confederazione italiana piccola e media industria privata per il suo franchising innovativo.

Il processo di evoluzione tra la “Pinsa” e la “Cirra” è cominciato già a Settembre. Quando abbiamo capito che l’ondata della pinsa stava coinvolgendo tutti gli operatori del settore food , spesso neofiti e sul mercato sono apparsi anche prodotti scadenti e congelati – spiega – abbiamo preso coscienza che era giunto il momento di distinguerci in modo chiaro e netto. Non è una pizza, è inutile variarla, la devi accettare com’è dolce o salata, piccante o leggera, gustosa o delicata , in una sana esplosione di gusti per accontentare i palati più esigenti, frutto di una sapiente e paziente lavorazione dell’insieme di farro, riso, soia, fibra di frumento e grano tenero che viene sottoposto insieme al lievito madre ad una lunghissima lievitazione non disgiunta dalla necessaria maturazione che conferisce al prodotto finito elevata digeribilità e tollerabilità.

Il nome “Cirra” viene dai cirri, i piccoli nembi rigonfi e filiformi che costituiscono lo strato più alto della troposfera. E’ un nome volutamente unico che è stato registrato per evitare imitazioni.

Nel tempo – continua Rosannaabbiamo affinato ed evoluto il metodo di lavorazione della pinsa romana, per questo motivo nei nostri locali il gusto è unico tanto da suscitare l’interesse di imprenditori di tutta Italia che hanno voglia di affiliarsi in franchising.

L’evoluzione ha interessato soprattutto i processi interni con l’apertura del nuovissimo e tecnologicamente avanzato centro di produzione centralizzato capace di provvedere in atto al fabbisogno di ben quindici punti vendita.

Con la produzione unificata i clienti potranno degustare la Cirra con il medesimo gusto e format in tutti i punti della catena.

I prossimi locali in apertura, sempre contraddistinti dal layout del brand, sono a Patti marina, Catania, Marsala, Lipari ed è in allestimento il nuovo centro di produzione di Marsala (TP)

Ma le novità non finiscono qui. Da questa settimana con il lancio del nuovo marchio “La Cirra” sarà proposto anche un nuovo menù con tante nuove cirre tra cui le vegane. E’ stato studiato per stigmatizzare ancora di più la differenza del nostro prodotto con la classica pizza – conclude Rosanna inserendo creme di verdure light che rendono ancora più leggera la Cirra.

D’ora in poi dove c’è Cirra ci siamo solo noi !!

Ulteriori dettagli sul sito internet all’indirizzo www.lacirra.it

(ARTICOLO PUBBLI-REDAZIONALE LA CIRRA PER OGGI MILAZZO)