Giuseppe La Spada incanta gli studenti dell’Istituto “Leonardo Da Vinci”. L’artista milazzese, conosciuto per il suo impegno sul tema della tutela dell’Acqua e della sostenibilità ambientale, nel corso di un incontro che si è svolto nell’aula magna della scuola ha presentato “We Are Drops” un movimento che ha come obiettivo fondamentale quello di sensibilizzare le nuove generazioni, attraverso l’arte, la scienza e coinvolgenti sistemi di comunicazione e formazione per ritrovare la giusta ecosofia. Una presentazione, curata nei dettagli che ha coinvolto per quasi due ore gli studenti presenti. Regalando anche qualche emozione. Soprattutto quando Giuseppe La Spada ha chiesto ai ragazzi di pensare alle onde del mare e al loro movimento. Al senso di libertà che può regalare anche solo ascoltare il rumore dell’acqua. All’incontro con glistudenti ha preso parte anche il biologo Carmelo Isgrò che ha parlato dei danni provati dall’uomo alla natura e soprattutto al mare soffermandosi sulla situazione di Capo Milazzo.

L’ispirazione di We Are Drops nasce da una frase presente in “Nostalghia” film del regista russo Andrej Arsen’evič Tarkovskij: “Una goccia più una goccia, non fa due gocce, bensì una goccia più grande”. L’arte è molto spesso separata dalle problematiche sociali, la scienza troppo difficile da interpretare. Il format del progetto prevede una mostra fotografica collettiva itinerante sul tema dell’acqua, una serie di talk e strumenti didattici per i bambini ripartendo dalla provincia italiana, spesso poco coinvolta in queste iniziative. Artisti da tutte le parti del mondo espongono insieme ai bambini delle scuole locali per offrire ispirazione e generare amore, stupore e senso di protezione nei confronti dell’elemento Acqua. Talk appositamente creati per i bambini traducono complessi contenuti scientifici in elementi di facile comprensione, per offrire una corretta alfabetizzazione sulle problematiche ambientali.

La prima edizione si sta svolgeno allo Spazio Loc di Capo d’Orlando (Me) dal 21 aprile al 13 maggio 2018, durante Earth Day Nebrodi Capo d’Orlando organizzato dall’associazione ‘Gentili con la Terra’ e vede coinvolti 36 artisti e più di 200 bambini delle scuole elementari e medie.

Hanno aderito alla prima edizione: Masahiro Abe (Jap), Niccolò Aiazzi (Ita), Antonello Alagna (Ita), Marina Aletti (Ita), Serena Amalfi (Ita), Andrea Amendolia (Ita), Arrigoni Barbara (Ita), Maria Rebecca Ballestra (Ita), Gianluca Balocco (Ita), Sonja Bohman (Swe), Salvo Bombara (Ita), Benedetta Boveri (Ita), Calembour (Ita), Lorenzo Cassarà (Ita), Carlotta Cattaneo Carter (Ita), Simone Cento (Ita), Gabriele Corni (Ita), Carmen Decembrino (Ita), Danny Eastwood (Aus), Marco Faimali (Ita), Ginevra Hernandez (Ita), Carmelo Isgrò (Ita), Namiko Kitaura (Jap), Giuseppe La Spada (Ita), Franco Lanfredi (Ita), Zhenru Liang (Chn), Alessandra Lucca (Ita), Salvi Micali (Ita), Maurice Mikkers (Hol), Giorgia Pagani (Ita), Edoardo Romagnoli (Ita), Manami Saku (Jap), Monica Silva (Bra), Marco Siracusano (Ita), Martin Stranka (Cze), Emanuele Vitale (Ita). Le scuole di Capo d’Orlando Comprensorio 1 ‘ Giuseppe Tomasi di Lampedusa’ e Comprensorio 2 ‘ Giovanni Paolo II’.

La chiave di lettura per entrare in contatto con l’acqua, fornita da Giuseppe La Spada che è anche curatore della mostra, è davvero molteplice e ha l’obiettivo di creare curiosità e attivare dialoghi su aspetti spesso ignorati o sottovalutati. «Maria Rebecca Ballestra e Niccolò Aiazzi – dice – ci mostrano lo stato di salute dei ghiacchiai dell’Antartide e della Patagonia, Edoardo Romagnoliil rapporto magnetico tra Luna e Acqua, lo scenziato Marco Faimalici propone l’affascinate storia delle uova del Silver Fish, il biologo Carmelo Isgrò ci invita a osservare i piccoli animali filtratori. C’è chi ci fa sentire il contatto con l’acqua come il fotografo bolognese Gabriele Corni o l’australiano Danny Eastwood. Namiko Kitaura o Manami Saku ci ricondano che il concetto giapponese di Natura. È “uno con” e non noi separati o superiori alla Natura stessa. L’olandese Mikkers fotografa al microscopio le lacrime che restituiscono forme differenti a seconda dalle causa che le ha generate. Il mondo sommerso lo ritroviamo nello scatto dello stesso La Spada, un invito a cercare la purezza delle acque delle origini, e dei fotografi Salvo Bombara, Emanule Vitale e del giapponese Masahiro Abe che con la sua Aquarium Girl prospetta un’ipotesi distopica di una Tokyo ormai senza acqua potabile, in cui una ragazza per sopravvivere è costretta a vivere in un acquario. C’è chi analizza l’aspetto contemplativo dei paesaggi incotaminati o l’impatto di quelli antropizzati come Monica Silva, Carlotta Cattaneo Carter, Franco Lanfredi, Simone Cento, Giorgia Pagani, Marina Aletti, Marco Siracusano, Gianluca Balocco, Carmen Decembrino, Antonello Alagna e Lorenzo Cassarà. L’acqua diventa memoria per Barbara Arrigoni, istante irripetibile per eccellenza per Serena Amalfi e Sonja Bohman, introspezione negli scatti di Benedetta Boveri, Salvi Micali, Andrea Amendolia, Alessandra Lucca, Martin Stranka e Zhenru Liang fino ad arrivare alle manipolazioni digitali di Ginevra Hernandez e del duo Calembour che ci prospettano nuovi modi e nuove interpretazioni dell’elemento».