La chiesa di Corriolo ESCLUSIVO. Le Iene a San Filippo del Mela, cercavano un seminarista figlio di un boss 16 Aprile 2018 Cronaca Ismaele La Verdara ieri a a Corriolo SAN FILIPPO DEL MELA. Pare cercassero un seminarista catanese per chiedere della sua famiglia che – secondo le cronache giudiziarie – sarebbe vicina al clan Santapaola. Il papà Nuccio, addirittura, si trova dal 2015 in regime di 41 bis (carcere duro). Momenti di tensione ieri mattina a Corriolo, frazione di San Filippo del Mela, per la presenza di una troupe delle Iene Show, il celebre programma di Italia 1. Sul posto sono intervenute pure pattuglie dei carabinieri per placare gli animi. L’inviato palermitano Ismaele La Vardera si sarebbe introdotto nella chiesa del Sacro Cuore con telecamere a seguito subito dopo la celebrazione domenicale, incalzando il parroco, don Stefano Messina, il quale, ancora in abiti talari, ha invitato la troupe ad allontanarsi. Vista l’insistenza dell’inviato tv sono intervenuti anche i fedeli a difesa del sacerdote. La situazione si è surriscaldata ancora di più all’esterno quando – con modi spicci – si sarebbero avvicinati residenti che chiacchieravano nei pressi di un vicino bar. La troupe Mediaset avrebbe lamentato aggressioni verbali e minacce da parte di abitanti del luogo decidendo, però ,di non presentare denuncia. Qualcuno, addirittura, avrebbe tentato di sottrarre le telecamere con il girato, dando vita ad momenti a dir poco concitati. A quanto pare – ma la certezza l’avremo con la messa in onda del servizio su Itaia Uno – oggetto di interesse non era il parroco che guida i fedeli di Olivarella e Corriolo ma un seminarista che si nascondeva in sacrestia per sfuggire alle telecamere. Si tratta di Carmelo Mazzei, 25 anni, da circa due anni, su incarico della Curia, è distaccato nel fine settimana a San Filippo del Mela per dare una mano di aiuto a don Stefano che si divide tra le due chiese della parrocchia. Il papà, Sebastiano Nuccio Mazzei, è stato arrestato nel 2014 dopo un lungo periodo di latitanza in regime di 41 bis (carcere duro) per la vicinanza al clan Santapaola. La famiglia Mazzei è la più nota del quartiere San Cristoforo. Lui, incensurato, ha deciso di dedicarsi alla parola di Dio. In parrocchia ne parlano tutti bene per il suo carattere gioviale e la vocazione che manifesta. Il giornalista de Le Iene, in particolare, si sarebbe fatto ispirare da una polemica scoppiata durante la campagna elettorale delle Regionali Siciliane quando Claudio Fava, candidato governatore dei bersaniani e di Sinistra Italiana, ha convocato una conferenza stampa per parlare dei candidati di Forza Italia ritenuti “impresentabili”, citando anche Riccardo Pellegrino che stava tentando la scalata all’Ars. Secondo Fava, Pellegrino era “impresentabile” poichè nel 2014, aveva accompagnato l’amico Carmelo, figlio del boss all’epoca latitante, nella redazione catanese di livesicilia.it impegnata in una serie di articoli sui clan. Nel 2017 il candidato Pellegrino ha citato il suo amico, che nel frattempo ha deciso di dedicare la sua vita a Gesù Cristo, nel corso di un comizio nel quartiere San Cristoforo dicendosi fiero anche della sua vocazione «Mi sento in dovere di citarlo – ha gridato a gran voce – ha riscattato il suo quartiere intraprendendo la strada del sacerdozio, sono orgoglioso di essere un suo amico». (GUARDA IL VIDEO, CLICCA QUI). Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 39.874 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT