Centotrenta siti con una superficie stimata in 33mila metri quadri. La presenza di amianto a Milazzo è allarmante. Le sue fibre sono cancerogene e la diffusione nell’aria è probabile di fronte a lastre deteriorate presenti nei tetti degli edifici o abbandonate nei cigli delle strade.  Il ministero dell’Ambiente ha approvato un decreto per l’accesso al finanziamento della progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica mediante rimozione e smaltimento dell’amianto e dei manufatti in cemento amianto negli edifici pubblici. C’è poco più di un mese di tempo per partecipare al bando che andrà in scadenza il prossimo 30 aprile. Il Comune di Milazzo ha buone possibilità perché è inserito in area Sin (Sito di interesse nazionale) criterio questo che assicura una priorità.
“Ho già chiesto agli uffici di attivarsi immediatamente – afferma l’assessore all’Ambiente, Damiano Maisano – perché è opportuno intercettare queste risorse. Come più volte abbiamo sottolineato sono tutt’altro che confortanti i dati del censimento dell’amianto che è stato effettuato dagli uffici visto che i dati hanno fatto emergere la presenza di ben 130 siti nel territorio comunale con una consistenza in termini di superficie stimata in 33mila metri quadri. A questi vanno aggiunti  i siti dove si è proceduto ad incapsulamento e alla bonifica integrale. In prevalenza si tratta di siti di privati cittadini che ricadono nella Piana e sul promontorio, ma per quel che concerne la parte pubblica c’è da sistemare anche la situazione all’interno dei Molini Lo Presti».
Il Comune mamertino è anche tra le 300 Amministrazioni che nel 2017 hanno deciso di integrare i servizi offerti dallo Sportello nazionale Amianto.