Gli impianti della Raffineria di Milazzo visti dal mare La Raffineria di Milazzo replica al sindaco: «Troppo allarmismo, gli studi ambientali sono datati» 18 Febbraio 2018 Ambiente 17 Commenti Gli studi sanitari su cui si basa la richiesta di abbattere ulteriormente le emissioni della raffineria di Milazzo sono datati e non rispecchiano la situazione ambientale attuale. Si può sintetizzare così la risposta della Ram – scritta in perfetto “burocratese” – al comunicato del sindaco Giovanni Formica che si è opposto a nome del comune di Milazzo al ricorso al Tar presentato dal colosso petrolifero. La raffineria contesta al Tribunale amministrativo regionale prescrizioni troppo stringenti, ed in alcuni casi inattuabili, inserite nell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) del Ministero dell’Ambiente su richiesta dei comuni di Milazzo e San Filippo del Mela. L’Aia è un documento indispensabile affinchè gli impianti possano proseguire l’attività. «E’ lo stesso Sindaco di Milazzo ad ammettere che i contenuti delle note in oggetto sono risalenti nel tempo e non attualizzate e sarebbe lieto “se si vorrà predisporne di nuove” – scrive la Ram – E, ancora, che lo stesso si dice pronto ad “aprire una fase di confronto pubblico e trasparente per individuare con il contributo di tutti, le soluzioni possibili ai problemi del territorio e alle preoccupazioni della cittadinanza. Le considerazioni sopra rappresentate dal Sindaco di Milazzo, sono le stesse che, da sempre, questa raffineria ha proposto». Ed ecco un elenco di proposte: Dati sanitari ambientali certi ed attuali; confronto pubblico serrato e deciso nel rispetto dei rispettivi ruoli; Studio e confronto che ad avviso della raffineria avrebbero dovuto precedere le note comunali gravate dal ricorso di cui oggi si lamenta il Sindaco di Milazzo. La società, joint ventur paritaria tra Eni e Kuwait, proponedi redigere «un esaustivo studio dell’impatto sanitario che la raffineria di Milazzo ha sulla popolazione della Valle del Mela e ci si confronti sulle migliori soluzioni alle problematiche di salute ed ambiente della stessa area». Sull’argomento sono intervenuti pure i comitati ambientali del Mela. «Si è voltato pagina, le prescrizioni del Sindaco della Città di Milazzo Giovanni Formica e del Commissario straordinario del Comune di San Filippo del Mela Alfredo Biancuzzo sulla Raffineria rappresentano il segno chiaro e tangibile che finalmente la salute dei cittadini è stata messa al primo posto rispetto ai mega-profitti industriali». A sostenerlo sono Peppe Maimone dell’Adasc e Davide Fidone a nome del Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela. Non manca un affondo alla Ram a cui si attribuiscono anche “puzze chimiche” che ammorbano il comprensorio. «Adesso la Raffineria si chiede come mai i due comuni si siano finalmente “svegliati”, mentre le precedenti amministrazioni comunali non avevano mai fatto nulla del genere – proseguono gli ambientalisti – E’ quello che ci chiediamo anche noi: è gravissimo che i precedenti Sindaci non abbiano mai espresso alcuna prescrizione per tutelare la salute dei propri concittadini, sebbene fosse previsto dalla legge. Forse era a questo che servivano le varie “sponsorizzazioni”? A quanto pare finalmente il Sindaco di Milazzo e il Commissario di San Filippo del Mela hanno fatto propria anche la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di applicare una riduzione del 50% sui limiti di legge per le industrie della Valle del Mela: raccomandazione che finora era rimasta disattesa». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 11.059 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT