Le associazioni e i comitati  contro l’inceneritore del Mela accolgono con soddisfazione la richiesta dei sindaci di incontrare il premier Gentiloni (che giovedì sarà a Messina) ed essere ascoltati dal parlamento siciliano. «Le diecimila persone dello scorso 28 gennaio, hanno dato loro la legittimazione morale e politica per respingere lo scellerato progetto di A2A – sostengono in una nota –  Esso è in contrasto con le leggi vigenti (in particolare il Piano Paesaggistico d’ambito 9) e ciò dovrebbe essere sufficiente in uno stato di diritto. 

Purtroppo però, Il rischio che l’interesse particolare calpesti quello generale è ancora troppo concreto».

Le associazioni chiedono alle istituzioni locali e regionali «più risolutezza». «I sindaci devono essere ricevuti dal Presidente Musumeci, il quale, mantenendo gli impegni presi anche di fronte all’ARS, può soltanto farsi promotore dell’istanza di legalitá e giustizia che viene dalla valle del Mela – concludono –  mettersi alla testa della delegazione di Sindaci per incontrare il premier Gentiloni ed esigere che le norme vengano rispettate e quindi l’inceneritore del Mela bloccato».

L’amministrazione di San Pier Niceto ha ribadito ancora una volta la contrarietà alla realizzazione dell’impianto di valorizzazione energetica del Css (combustibile derivato dal trattamento dei rifiuti) con una delibera di giunta con la quale chiede al premier Gentilone di non esprimere parere favorevole sulla compatibilità ambientale dell’inceneritore, sia al presidente della Regione Siciliana per prendere una posizione ferma e decisa sull’argomento.

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peppe
peppe
6 anni fa

Sbaglio o Musumeci ha ottenuto quello che chiedeva essere nominato commissario straordinario di acqua e rifiuti. Fate allora !! In campagna elettorale si è dichiarato contro il progetto A2A . Quindi tutto risolto.Preparatevi a portare i rifiuti oltre europa pagate per fare arricchire altri.Ma sicuro che la maggioranza dei cittadini vuole questo? Chiedete un referendum consultivo se vero..

massimo
massimo
6 anni fa

Non bisogna mollare. A2A non intende recedere. Gentiloni è in conclusione ma non sarà l’unico ostacolatore. La circostanza che gli uffici stampa A2A continuino a veicolare messaggi dimostra quanto hanno a cuore la democrazia la legalità ed il nostro territorio. Atteggiamento da truppa di occupazione in colonia.