Sarà l’assessorato regionale alle Autonomie Locali a dover sbrogliare l’intricata matassa dei bilanci comunali che potrebbe portare, anche, allo sciogliemento dell’organo consiliare di Milazzo. L’approvazione dei bilanci, necessari affinchè l’amministrazione per la prima volta dall’insediamento, possa operare con uno strumento contabile “efficace”, rimane impantanta nelle sabbie mobile di norme la cui interpretazione potrebbe pregiudicare o meno il presuguo del consiglio comunale.

Ieri sera la seduta per l’esame e la votazione del bilancio stabilmente riequilibrato del 2015, del pluriennale 2015-2017, della relazione previsionale e programmatica 2015-2017 e del bilancio finanziario di previsione 2015-2017, si è conclusa con un altro nulla di fatto per mancanza del numero legale e dovrà essere riconvocata.

Ieri sera solo dieci consiglieri presenti all’appello ed essendo in seconda convocazione si è dunque chiusa la sessione. Se ne parlerà la prossima settimana.

Nella prima riunione – svoltasi martedì – i consiglieri avevano sollevato perplessità circa l’ipotesi di una decadenza del consiglio comunale qualora l’argomento non otterrà l’approvazione con 16 voti favorevoli secondo quanto previsto dall’art. 22 dello Statuto comunale. In tal senso è stata manifestata la volontà di chiedere un parere all’assessorato regionale alle Autonomie locali prima di passare alla votazione del documento contabile

In particolare il consigliere Midili ha evidenziato che esiste una circolare dell’assessorato regionale che esplica in modo chiaro che la disciplina non è più demandata allo Statuto, ma al regolamento comunale, e che considera inefficace lo Statuto per il mancato adeguamento entro 180 giorni, rimandando tutto all’ordinamento enti locali.

In merito la segretaria Maria Riva ha fatto riferimento ad un adeguamento dello Statuto risalente al 2001 in ossequio alle disposizioni della legge 30 del 2000. «Ma – ha anche aggiunto – trattandosi di una materia delicata, con possibili riflessi sulla sorte del consiglio comunale, sembra prudente approfondire la questione». Dello stesso avviso il consigliere Rosario Piraino che ha proposto di rinvio la trattazione dell’argomento per porre un quesito all’assessorato Enti locali, mentre per Francesco Alesci la questione va risolta con un verifica normativa attraverso canali istituzionali, «in modo di avere la certezza di operare nella legalità ed evitare pure scongiurate soluzioni penalizzanti per il consiglio comunale».

Alla fine, sono stati favorevoli 14 per il rinvio del punto con richiesta di riscontro chiarificatore all’assessorato Enti locali, 4 i contrari e 3 gli astenuti.

Ieri sera però alla ripresa dei lavori per l’esame degli altri punti è venuto meno il numero legale e dunque tutto rinviato alla prossima settimana.

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salutepubblica
salutepubblica
6 anni fa

vuoi vedere che i consigkieri si fanno mandare a casa !!!! che scrivano loro alla Regione sicilia nassessorato Enti Locali . il mega sindaco non asetta altro che rstare solo a comandare!! trovate i numeri e mandatelo a casa!!

Antonino
Antonino
6 anni fa

Tutti a casa andiamo a votare!!

#largoaigiovani
#largoaigiovani
6 anni fa

ormai è più di un decennio che girano sempre gli stessi nomi, prima a destra poi a sinista, poi di nuovo a destra e poi di nuovo a sinistra, sembrano molto confusi, ma non gli gira la testa? perchè non si mettono da parte? #largoaigiovani ma senza i vecchi alle spalle!!!

#hannorovinatounacittà
#hannorovinatounacittà
6 anni fa

non ci sono più parole, questa è la legislatura peggiore che possa ricordare, il problema è che se si dovesse ritornare a votare si ricandiderebbero nuovamente gli stessi personaggi, ed in un paese di provincia, si proprio così di provincia, perchè Milazzo è questo, dove si continua ad andare avanti col clientelarismo, gran parte di questi “politicanti” tornerebbero a sedersi in consiglio

enzo
enzo
6 anni fa

tutti a casa , torniamo a votare !!!!!!