L'ingresso del comune di MilazzoPersonale, al Comune di Milazzo tagliati milioni di euro di retribuzioni illegittime 26 Gennaio 2018 Cronaca 8 Commenti Da 13 milioni 321 mila euro a 7 milioni 642 euro. Il costo del personale al comune di Milazzo dal 2010 al 2017 è stato ridotto di oltre 5 milioni 679 mila euro. Tagli che sono avvenuti in maniera significativa dall’insediamento dell’attuale esecutivo: negli ultimi due anni, infatti, il costo del personale è stato ridotto di quasi 2 milioni 713 mila euro. La motivazione? Sul tavolo del primo cittadino Giovanni Formica c’è un dossier con tutti i numeri e un elenco di “principali irregolarità rilevate in materia di spese del personale e risparmi conseguiti”. I tagli, in realtà, sono legati ad una serie di operazioni che avrebbero ricondotto alla legalità le retribuzioni. Fatta eccezione per importi minori, ad esempio, nessuno ha percepito somme in più rispetto alla quantità di lavoro prestato. Nel periodo 2010-2015 sarebbero stati attivati meccanismi di retribuzione non conformi alla legge, che hanno comportato una spesa di € 5.083.514,75 ed hanno dato luogo a giudizi promossi dal personale che rischiano di determinare un ulteriore esborso di € 1.195.416,33. I RISPARMI. Secondo i dossier, dal 2010 al 2015, anno in cui si è insediata l’attuale amministrazione che ha messo un freno sono state pagate in maniera irregolare indennità di posizione delle Posizioni organizzative per 516 mila euro; Retribuzione di risultato delle Posizioni organizzative per 73 mila euro; Integrazione oraria ai contrattisti per 2 milioni 643 mila euro; debiti orari non recuperati per 80 mila euro; Spese per istituti contrattuali di natura non fissa per 1 milione 770 mila euro. Un totale di 5 milioni 83 mila euro a cui si aggiunge il debito potenziale di 1 milione 195 mila euro (al netto degli interessi legali) per ricorsi presentati davanti al giudice ordinario da dipendenti incaricati da Posizioni organizzative che rivendicano mansioni e compensi da dirigenti. Si tratta dei dipendenti Alfio Insolera (292 mila euro); Domenico Lombardo (146 mila euro); Tommaso La Malfa (181 mila euro); Maria Rizzotto (170 mila euro); Franco Otera (228 mila euro); Lucia Messina (176 mila euro). LE MISURE DI RISANAMENTO. « Le scelte sono state impopolari – ammette il sindaco Formica – ma i fondi che venivano destinati ai dipendenti erano assegnati in violazione di legge e non potevamo fare diversamente. Abbiamo eliminato gli uffici di staff poco dopo il nostro insediamento stessa cosa per gli incarichi di posizione organizzativa e sono state sospese le integrazioni orarie (turni, reperibilità ecc) all’infuori di limitati casi legati alla necessità di assicurare la tutela della salute e la sicurezza pubblica in materia di protezione civile per un totale di 4500 euro. Oggi il fenomeno dell’accumulo dei cosiddetti debiti orari con il conseguente recupero è stato sensibilmente ridotto e ricondotto entro canoni di ordinarietà a seguito dello svolgimento di più puntuali controlli ad opera del servizio personale». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 11.294 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT