Marco TalottaIl milazzese Marco Talotta selezionato all’African Smartphone International Film Festival 20 Dicembre 2017 Cultura e societa' VIDEO. Il milazzese Marco Talotta è stato tra i protagonisti dell’African Smartphone International Film Festival. Il festival si è tenuto a Lagos, in Nigeria. Nel corso della rassegna sono stati proiettati cortometraggi girati rigorosamente con il cellulare. Quello di Talotta, milazzese trapiantato dal 2005 in Virginia, negli Stati Uniti – dove ha messo su famiglia e insegna in una scuola elementare aiutando i bambini con problemi fisici ed emotivi – si intitola “Inside” ed è stato girato in Sicilia con un iPhone 7 Plus la scorsa estate all’Agriturismo “Il Daino”. «Il video – spiega il quarantenne Talotta – celebra la bellezza intima della natura, dalla quale l’uomo – distratto da una vita sempre più frenetica- si sta progressivamente allontanando». Il percorso di Marco Talotta che lo ha portato a questo traguardo personale comincia nel 2001. «Mi trovavo a Roma per frequentare un seminario di scrittura per la tv alla Rai, ho conosciuto una ragazza americana e, alla fine del 2005, mi sono trasferito definitivamente in America (in Virginia) e ci siamo sposati. Ho fatto parte del team di Rosetta Stone, insegnando la lingua italiana per 4 anni». Quanda abitava ancora in Italia, dopo il Liceo Classico a Milazzo, ha frequentato la Scuola Internazionale di Comics a Roma, conseguendo la specializzazione in sceneggiatura per fumetti. «Successivamente – continua – ho scritto un libro per ragazzi “Le Scarpe Volanti di Capitan Jet”, ho collaborato con la rivista milanese “6 AM”, dove avevo la mia serie personale ambientata nel mondo degli skaters (lo skateboard é sempre stato una mia grande passione, sin dai tempi delle acrobazie al porto di Milazzo), poi ho pubblicato diverse poesie e scritto recensioni per varie riviste, inclusa “XTimes Magazine”». Dopo la proiezione del cortometraggio un’attrice/regista di New York , Maria Riboli, si é offerta di collaborare al progetto e ha registrato un suggestivo voiceover (sostanzialmente la sua interpretazione vocale del testo poetico che, originariamente, Talotta voleva includere cone narrazione nel corto). É nata, quindi, la Director’s cut, edizione definitiva del progetto. Ecco il video: Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.914 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT