A Milazzo dal primo gennaio 2018 gli alunni diversamente abili rischiano di rimanere senza servizio di assistenza igienico-personale. A lanciare l’allarme è la Fiadel Messina che chiede un intervento del Prefetto di Messina e al Comune di convocare una riunione congiunta con i dirigenti scolastici, i rappresentanti dei genitori e i sindacati per affrontare e risolvere il problema. Lo scontro è sulle competenze, infatti, l’amministrazione comunale sostiene che, a seguito della nuova normativa sulla scuola il servizio deve essere garantito dall’istituzione scolastica con il proprio personale ata (ex bidelli).

Il servizio di assistenza igienico personale agli alunni diversamente abili, cosi come lo definisce la norma, è essenziale per questi ragazzi i quali, per frequentare la scuola, oltre al docente di sostegno hanno bisogno sia del trasporto, perché a seconda delle tipologie di disabilità e delle condizioni delle famiglie necessitano di essere accompagnati con mezzi appositi a scuola, sia dell’assistente igienico-personale dedicato che, oltre alla cura dell’igiene, assiste appunto lo studente durante la ricreazione, nelle attività di laboratorio, all’ingresso e all’uscita da scuola, durante le gite scolastiche ecc. .

«In Sicilia – scrive Ferdinando Vento per conto del sindacato – in forza all’autonomia regionale, la legge regionale dispone che l’assistenza igienico – personale volta a favorire l’integrazione nella scuola di soggetti diversamente abili e’ competenza dei comuni, senza alcuna eccezione. La stessa nuova norma della scuola a cui fa riferimento il comune, con il decreto legislativo attuativo n. 66/2017 fa salve le competenze della regione siciliana in quanto a statuto speciale e dispone agli enti locali gli interventi necessari per garantire l’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, richiamando specificatamente l’assistenza igienico – personale».

Proprio per questo  i dirigenti scolastici hanno fatto richiesta a inizio anno scolastico e ribadito nell’incontro con il comune la necessità di avere assegnato il personale per effettuare il servizio di igiene – personale ( e non altre figure professionali), il comune, per legge, e’ tenuto a fornire alla scuola il personale per l’assistenza igienico – personale

«L’amministrazione comunale non può pensare di caricare sugli alunni che hanno la necessità del servizio o sui dipendenti che espletano lo stesso, le difficoltà economiche dell’ente quando, di fatto, ha nell’intenzione di sostituire il servizio essenziale e di base quale è quello di igiene – personale con altro servizio e figure professionali non richieste dalle istituzioni scolastiche», conclude la Fiade Messina che si auspica che il comune riveda tale posizione.

LA REPLICA DELL?AMMINISTRAZIONE. Ma i presupposti, in realtà, sembrano non esserci a sentire le parole del primo cittadino Giovanni Formica sentito da Oggi Milazzo. «Il decreto legislativo 66 a cui fa riferimento i sindaco – spiega il sindaco –  pone in capo ai comuni la competenza ad assicurare i servizi di trasporto ed assistenza per l’autonomia e la comunicazione in favore dei bambini con disabilità ed attribuisce, invece, alle istituzioni scolastiche, che hanno anche formato il personale, quello dell’assistenza igienica. È, quindi, una legge dello Stato a stabilire chi fa cosa. Posso garantire che i nostri piccoli studenti non resteranno senza un servizio fondamentale che assicura loro il diritto allo studio. Allo stesso modo garantisco che il Comune non intende ridurre la spesa, anche perché, purtroppo, il numero di alunni che necessitano di queste prestazioni è in continua crescita e, quindi, semmai, il tema è aumentare gli stanziamenti. È vero, però, che non è immaginabile che l’ente si faccia carico di un costo – che nel caso specifico è pari a circa 250 mila euro – per svolgere un’attività che le norme pongono in capo ad un’altra Pubblica Amministrazione. Sarebbe una grave illegalità e, aggiungo, una vera ingiustizia proprio ai danni dei bambini, l’Amministrazione, infatti, intende utilizzare le risorse, senza in alcun modo ridurle, per offrire un numero maggiore di ore di assistenza alla comunicazione. È chiaro, però, che per farlo non deve essere costretto, nemmeno per tamponare un’emergenza, a sostituirsi ad altri soggetti inadempienti. Da mesi, comunque, abbiamo avviato una proficua interlocuzione con i dirigenti scolastici – conclude Formica – per definire, in piena collaborazione e nell’interesse superiore dei fanciulli, un assetto organizzativo che dia piena attuazione ai loro diritti. Sono sicuro che riusciremo a farlo. E se le organizzazioni sindacali intendono contribuire al dibattito, sarà certamente utile acquisire il loro punto di vista».

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francesca buccafusca
francesca buccafusca
7 anni fa

Non capisco come mai, solo nel comune di Milazzo, si stia creando tutta questa confusione. Se è una legge dello stato che, improrogabilmente, entra in vigore dal 1° gennaio 2018, tutti i comuni, di tutta italia, dovrebbero adeguarsi. Invece pare che questa legge sia stata recepita solo dal nostro comune, (o da pochi altri) che guarda caso, pur avendo scarse risorse economiche, prontamente sostituisce questo FONDAMENTALE servizio, con quello dell’assistenza alla comunicazione, che ha una ricaduta solo su alcuni tipi di handicap. Non c’è abbastanza chiarezza e vorrei che a spiegare la cosa fosse il Prefetto o comunque una figura… Leggi il resto »

Chiara
Chiara
7 anni fa

L’assistente all’autonomia copre TUTTE le disabilità non alcune,questa purtroppo è la poca informazione che esiste…la figura esiste dal 1992,è prevista dalla legge 104 art.3. Non sostituisce l’osa perché sono 2 figure totalmente diverse, non competenze e titoli di studio diversi.

francesco
francesco
7 anni fa

Se è vero quanto affermato nel servizio, il sindaco SEMPLICE-mente deve denunciare alla Corte dei Conti tutti i comuni (e le ex provincie) che continuano a sperperare ingiustamente soldi pubblici per un servizio non dovuto a danno di altri servizi. Il sindaco è “organo locale dello Stato”, cominci a farlo con il comune di Barcellona e quello di Merì http://88.41.51.242/uploads/verbale%20di%20gara%205%20assistenza%20alunni%20disabili.pdf

Ignorante ed in bolletta.
Ignorante ed in bolletta.
7 anni fa

Milazzo , città in cui il servizio mensa nelle scuole non ha mai funzionato, figurati se si possono avere servizi scolastici per disabili…..
Il sistema non funziona…….ma parliamo anche di certi personaggi che non avrebbero aiutato,nel bisogno nemmeno un conoscente , che adesso li vedi fare i belli con gli immigrati……sono diventati tutti generosi.
Centinaia di Milazzesi ,disabili ,anziani , disagiati hanno bisogno di una mano ,ma non li pensa nessuno….con questi non si fanno i soldi, non si fa cariera , non ci si fa belli……

Antonio
Antonio
7 anni fa

La soluzione c’è, possono scegliere tra gli oltre 100 articolisti del comune imboscati negli uffici, saluti

Giusy
Giusy
7 anni fa
Reply to  Antonio

I 100 articolisti non hanno la formazione adeguata, mi riferisco allo studio e al tirocinio fatto prima di conseguire il giusto attestato, oltre ad anni di servizio

odio gli ipocriti
odio gli ipocriti
7 anni fa
Reply to  Giusy

Per aiutare chi ha bisogno non è necessaria alcun formazione,ma basta un po’ di buon senso e generosità;altrimenti tutti quelli che si puliscono il culo avrebbero una laurea e un sacco di medaglie!!!Quindi giusto che lavorino tutti gli imboscati del comune,almeno si guadagnano la pagnotta,anziche gravare sui cittadini.

Precario tappabuchi....
Precario tappabuchi....
7 anni fa
Reply to  Antonio

E come al solito i tanto millantati precari del Comune vengono chiamati in causa per risolvere i problemi che la Città di Milazzo non sa risolvere. C’è da fare la pulizie delle spiagge? Chiamiamo quegli scansafatiche…
Problemi di traffico, di sosta selvaggia, di anziani lasciati soli, di incapaci che scrivono sui vari blog?
Per ogni cosa, per il cittadino acefalo di Milazzo, la soluzione sta nei precari…
Ma se vi fanno tanto schifo, perché finite per citarli sempre?
Rosicate, rosicate….