Assistenza igienico-personale degli alunni disabili, a Milazzo è scontro sul servizio 17 Dicembre 2017 Cronaca 8 Commenti A Milazzo dal primo gennaio 2018 gli alunni diversamente abili rischiano di rimanere senza servizio di assistenza igienico-personale. A lanciare l’allarme è la Fiadel Messina che chiede un intervento del Prefetto di Messina e al Comune di convocare una riunione congiunta con i dirigenti scolastici, i rappresentanti dei genitori e i sindacati per affrontare e risolvere il problema. Lo scontro è sulle competenze, infatti, l’amministrazione comunale sostiene che, a seguito della nuova normativa sulla scuola il servizio deve essere garantito dall’istituzione scolastica con il proprio personale ata (ex bidelli). Il servizio di assistenza igienico personale agli alunni diversamente abili, cosi come lo definisce la norma, è essenziale per questi ragazzi i quali, per frequentare la scuola, oltre al docente di sostegno hanno bisogno sia del trasporto, perché a seconda delle tipologie di disabilità e delle condizioni delle famiglie necessitano di essere accompagnati con mezzi appositi a scuola, sia dell’assistente igienico-personale dedicato che, oltre alla cura dell’igiene, assiste appunto lo studente durante la ricreazione, nelle attività di laboratorio, all’ingresso e all’uscita da scuola, durante le gite scolastiche ecc. . «In Sicilia – scrive Ferdinando Vento per conto del sindacato – in forza all’autonomia regionale, la legge regionale dispone che l’assistenza igienico – personale volta a favorire l’integrazione nella scuola di soggetti diversamente abili e’ competenza dei comuni, senza alcuna eccezione. La stessa nuova norma della scuola a cui fa riferimento il comune, con il decreto legislativo attuativo n. 66/2017 fa salve le competenze della regione siciliana in quanto a statuto speciale e dispone agli enti locali gli interventi necessari per garantire l’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, richiamando specificatamente l’assistenza igienico – personale». Proprio per questo i dirigenti scolastici hanno fatto richiesta a inizio anno scolastico e ribadito nell’incontro con il comune la necessità di avere assegnato il personale per effettuare il servizio di igiene – personale ( e non altre figure professionali), il comune, per legge, e’ tenuto a fornire alla scuola il personale per l’assistenza igienico – personale «L’amministrazione comunale non può pensare di caricare sugli alunni che hanno la necessità del servizio o sui dipendenti che espletano lo stesso, le difficoltà economiche dell’ente quando, di fatto, ha nell’intenzione di sostituire il servizio essenziale e di base quale è quello di igiene – personale con altro servizio e figure professionali non richieste dalle istituzioni scolastiche», conclude la Fiade Messina che si auspica che il comune riveda tale posizione. LA REPLICA DELL?AMMINISTRAZIONE. Ma i presupposti, in realtà, sembrano non esserci a sentire le parole del primo cittadino Giovanni Formica sentito da Oggi Milazzo. «Il decreto legislativo 66 a cui fa riferimento i sindaco – spiega il sindaco – pone in capo ai comuni la competenza ad assicurare i servizi di trasporto ed assistenza per l’autonomia e la comunicazione in favore dei bambini con disabilità ed attribuisce, invece, alle istituzioni scolastiche, che hanno anche formato il personale, quello dell’assistenza igienica. È, quindi, una legge dello Stato a stabilire chi fa cosa. Posso garantire che i nostri piccoli studenti non resteranno senza un servizio fondamentale che assicura loro il diritto allo studio. Allo stesso modo garantisco che il Comune non intende ridurre la spesa, anche perché, purtroppo, il numero di alunni che necessitano di queste prestazioni è in continua crescita e, quindi, semmai, il tema è aumentare gli stanziamenti. È vero, però, che non è immaginabile che l’ente si faccia carico di un costo – che nel caso specifico è pari a circa 250 mila euro – per svolgere un’attività che le norme pongono in capo ad un’altra Pubblica Amministrazione. Sarebbe una grave illegalità e, aggiungo, una vera ingiustizia proprio ai danni dei bambini, l’Amministrazione, infatti, intende utilizzare le risorse, senza in alcun modo ridurle, per offrire un numero maggiore di ore di assistenza alla comunicazione. È chiaro, però, che per farlo non deve essere costretto, nemmeno per tamponare un’emergenza, a sostituirsi ad altri soggetti inadempienti. Da mesi, comunque, abbiamo avviato una proficua interlocuzione con i dirigenti scolastici – conclude Formica – per definire, in piena collaborazione e nell’interesse superiore dei fanciulli, un assetto organizzativo che dia piena attuazione ai loro diritti. Sono sicuro che riusciremo a farlo. E se le organizzazioni sindacali intendono contribuire al dibattito, sarà certamente utile acquisire il loro punto di vista». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.966 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT