L'ingresso del palazzetto di Via ValverdeLe società sportive pagano l’accesso agli impianti. Il Comune riuscirà a fornire i servizi? 18 Novembre 2017 Cronaca 1 Commenta E’ rientrata la protesta delle società sportive dopo i malumori dei giorni scorsi per la chiusura degli impianti a coloro che non avevano pagato il canone previsto. Le società si sono messe in regola ma ora il Comune deve fare la sua parte. Dopo avere fissato il pagamento di una tariffa ora dovrà fornire un servizio efficiente. In questo momento, infatti, a fronte di un pagamento di 5 euro l’ora per usufruire dei campetti di periferia (la delibera precedente ne prevedeva 25) non c’è alcun tipo di servizio. Il comune si dovrebbe accollare le spese di energia elettrica, metano, manutenzione. Ma le condizioni delle strutture sono pessime. Bagni ai limiti della decenza, infiltrazioni d’acqua negli spogliatoi, condizioni delle attrezzature deteriorate. Attività che ancora deve essere programmata e di cui si stanno sobbarcando le stesse società sportive. Una beffa. L’assessore comunale allo Sport Pippo Crisafulli ha ribadito che l’Amministrazione si è limitata ad applicare la legge senza voler assolutamente vessare chi è impegnato a portare avanti una causa nobile coinvolgendo centinaia di ragazzi nella pratica sportiva. «Abbiamo spiegato con la massima chiarezza come stavano le cose – ha detto l’assessore – dando anche la massima disponibilità a rivedere le tariffe del campo di calcio “Salmeri”, dove il canone non è di 5 euro l’ora bensì di 150 e del Palasport (canone 50 euro) proprio per cercare di andare incontro alle esigenze dei sodalizi. Sulla quota di 5 euro ritengo che ci sia poco da criticare, visto che l’alternativa sarebbe quella di chiedere di utilizzare la struttura gratis e quindi di andare contro legge». Considerazioni ribadite anche dal consigliere comunale Mario Sindoni. «Tutte le società si sono messe in regola come era giusto che fosse – afferma – e ora l’Amministrazione porterà al vaglio del consiglio comunale il nuovo regolamento per le strutture sportive in maniera tale da adeguarlo alle indicazioni ricevute». Per protesta la società G.S Don Peppino Cutropia non potendo accedere alla campo del Ciantro si è allenato per alcuni giorni in Marina Garibaldi. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.676 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT