Campetto di Santa MarinaLucchetti agli impianti sportivi, da oggi le società di Milazzo dovranno pagare l’affitto 13 Novembre 2017 Cronaca 13 Commenti Da oggi le strutture sportive di Milazzo si potranno utilizzare solo pagando in anticipo le tariffe stabilite dall’amministrazione comunale di Milazzo. Una data che non tutte le società hanno rispettato nonostante le riunioni che si sono succedute nelle ultime due settimane con il neo assessore allo Sport Pippo Crisafulli e il taglio delle tariffeper vemire incontro ai sodalizi. Oggi gli atleti di alcune società sportive non hanno potuto accedere alle strutture in quanto si sono ritrovati una nuova serratura e l’accesso sbarrato. L’addetto del comune ha aperto l’ingresso solo a chi ha pagato il bollettino mensile. «Chi si dice sorpreso è in malafede – interviene il sindaco Giovanni Formica – il termine ultimo per mettersi in regola con i pagamenti è stato più volte rinviato proprio per venire incontro alle associazioni. Dal 1 novembre siamo passati al 7 e poi ad oggi. Senza considerare che le tariffe a domanda individuale sono state abbassate rispetto alla delibera proposta dall’assessore dell’epoca, Pippo Midili, da 25 a 5 euro l’ora. Credo che nessuno possa accampare scuse». Le strutture interessate sono i campetti di calcio di Ciantro, Santo Pietro, Santa Marina e le palestre comunali delle scuole cittadine. Sono esclusi il nuovo palazzetto dello sport e lo stadio Salmeri che saranno interessati da una nuova rimodulazione dei costi. La cifra prevista attualmente è di 50 euro l’ora, impossibile da sostenere per molti di coloro che utilizzano gli impianti. «Stiamo studiando bandi per dare in concessione gli impianti – aggiunge l’assessore Crisafulli – ma credo che pagare attualmente 5 euro l’ora in anticipo rispetto al monte ore già richiesto per tutto il mese mi sembra abbordabile». Il comune di Milazzo essendo in dissesto deve coprire almeno il 36 per cento delle spese per i servizi a domanda individuale. «Molte delle società hanno scuole calcio e fanno pagare un mensile, seppur simbolico – continua Pippo Crisafulli – non possono trincerarsi sempre dietro al fatto che hanno uno scopo sociale visto che compreso nella tariffa c’è pure il costo dell’energia elettrica, del gas per le docce e l’acqua. Ricordo pure a coloro che invocano tagli che l’ente, per legge, dovrà recuperare il 100% delle spese, dunque se non pagheranno le società sportive in qualche modo sarà la cittadinanza». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.279 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT