I pezzi di cemento lanciati dal cavalcavia di GraziaNuovi dettagli sui sassi dal cavalcavia di Milazzo, sfiorata anche l’auto della polizia 12 Novembre 2017 Cronaca 17 Commenti I pezzi di cemento IL RETROSCENA. L’appuntamento era ogni sabato notte. Quello di stanotte, infatti, sarebbe stato il terzo episodio di lancio di sassi dal cavalcavia di contrada Grazia a Milazzo a danno delle auto in transito lungo l’autostrada A20. Addirittura, la settimana scorsa, sarebbe stata colpita con un sasso anche una volante della polizia stradale che stava passando lungo la Palermo – Messina. L’episodio, però, non è stato divulgato per non compromettere le indagini. Sette giorni prima era toccato ad un pullman turistico. Indiscrezioni verificate da Oggi Milazzo che svelano come le forze dell’ordine abbiano potuto individuare i due diciassettenni arrestati e attualmente rinchiusi in una centro di prima accoglienza di Messina su disposizione del pm, Andrea Pagano, in attesa dell’eventuale convalida da parte del Giudice per le indagini preliminari. L’accusa è gravissima: tentato omicidio. I due studenti minorenni sono stati fermati questa notte intorno alle 3.30 dopo che qualcuno aveva già colpito il parabrezza di un’auto in corsa con alcuni pezzi di cemento ricavati frantumando una lastra utilizzata per coprire i canali di scolo delle acque piovane. Nonostante alcuni danni a diverse vetture che si trovavano a transitare in quel momento, per fortuna nessuno si è fatto male. Nell’auto colpita viaggiavano quattro persone (padre, figlia e due amiche della ragazza originari di Venetico), tutte illese. I poliziotti della sottosezione di Messina – Boccetta hanno sorpreso i giovani, entrambi incensurati, che si stavano allontanando dal cavalcavia n.8 che collega Grazia e Olivarella e sovrasta l’autostrada. GLI AVVOCATI. «I genitori sono profondamente sorpresi e vogliono capire con attenzione cosa e perché è successo – spiega Gianni Pino, difensore di uno dei due ragazzi con il collega Diego Lanza– Non è chiarissimo se ci sia stata flagranza – ha continuato – o se li abbiano soltanto rintracciati sul cavalcavia». «Si tratta di ragazzi incensurati – aggiunge Lanza – semplici studenti con nessun legame a circuiti criminali o micro criminali. Sulla dinamica non entro nel merito perchè prima devo leggere gli atti». Gli uomini della Polstrada erano sulle tracce degli ignoti lanciatori da ben tre settimane: negli ultimi giorni infatti si erano susseguite sempre più segnalazioni. Gianfranco Cusumano Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.755 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT