Uno spaccato luminoso di Sicilia. Una serie di scatti a colori su paesaggi e personaggi, catturati in un itinerario siciliano, culturale ed affettivo, dentro una mappa minore dell’Isola, fuori dagli stereotipi e anche dai circuiti turistici tradizionali. Immagini originali, che rivelano un approccio da un lato amoroso con il territorio siciliano e gli uomini che lo popolano e lo vivono, e da un altro realistico, vero, che fissa particolari e scene quotidiane e potenti nella propria verità. La poesia di questo percoroso è tutta nella realtà vista dall’autore con sincerità e lucidità di sguardo. Questo è quello che rappresenta la mostra fotografica “Corso Sicilia” del giornalista palermitano dell’Ansa Giovanni Franco. Allestimento, curato da Milena Romeo, che verrà inaugurato oggi, sabato 15 luglio, alle 19, a Palazzo D’Amico. Giornalista di razza. Già redattore dell’Ora, oggi all’Ansa, collaboratore della Rai, Direttore della Rivista ” Assemblea”, Giovanni Franco come cronista ha scritto articoli su vari argomenti: economia, politica, cultura, spettacoli ma da 35 anni ha sempre al collo la sua macchina fotografica. E con i suoi scatti è riuscito a creare una foto-diario dove raccoglie bambini, pescatori, mari e paesaggi. L’evento è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milazzo e da Cara beltà – Sicilia in collaborazione con l’associazione Magico Milazzo. 

Scrive nella presentazione in catalogo il regista Salvo Cuccia: «Riflessi, finestre che si aprono sull’astratto, linee che demarcano nettamente porzioni di paesaggio. Apparentemente non c’è un percorso nella sequenza di immagini di questi scatti di Franco, ognuna sembra fare storia a sé, sembrano immagini di autori diversi che hanno fatto un viaggio nella Sicilia di oggi per poi confrontarsi. La mia prima impressione è la molteplicità dello sguardo dell’autore e la sua capacità di mimetizzarsi, di sottrarsi e di sottrarre, qualità rara nei siciliani»

«L’autore agisce, alla ricerca dell’essenzialità e sembra attraversare epoche diverse, dagli anni ’50 a oggi, che si tratti del volto di un pescatore o quello di un contadino o di una signora nel cortile di casa in una sua personale e eterna quotidianità. – aggiunge – Il tempo domina le immagini che sembrano a tratti il recupero di un pezzo di microstoria della Sicilia, per lo più scattate vicino al mare che rimane fuori campo, si sente la salsedine sia che si tratti di reti di pescatori, di volti o di campi e vigne».

«E’ la storia che emerge dalla terra siciliana e Giovanni Franco – conclude – la coglie col suo sguardo discreto, pulito, come l’immagine di quel pescatore col capo lievemente reclinato che sembra suggerirci un oltre dietro di noi che lo stiamo osservando, un oltre che rimanda a un futuro sospeso, a qualcosa che deve ancora accadere».

La mostra sarà visitabile sino al 30 settembre, con ingresso gratuito, dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20.30.