Si e’ aperto il processo per truffa aggravata a seguito di citazione a giudizio da parte della procura di Barcellona nei confronti di Santino Napoli, 66 anni, già consigliere comunale e Pasquale Cambria Maisano, detto Giovanni, 67 anni, entrambi ex infermieri ausiliari, all’epoca dei fatti in servizio all’ospedale di Milazzo. Come scrive Leonardo Orlando sulla Gazzetta del Sud, i due imputati, difesi dall’avvocato Antonio Siracusa, sono accusati di truffa aggravata perchè, «in concorso tra loro, nella qualità di infermieri ausiliari al presidio Ospedaliero di Milazzo, con artifizi e raggiri, procuravano a se stessi un ingiusto profitto con danno per l’asp di Messina», che nel processo si e’ costituita parte civile con l’avvocato Marco Lombardo. In particolare, Pasquale Cambria Maisano, meglio conosciuto nell’ambiente ospedaliero con il nome Giovanni, su richiesta telefonica di Santino Napoli, il 23 novembre 2012 avrebbe timbrato il cartellino magnetico di quest’ultimo mentre lo stesso in realtà quel giorno e durante l’orario di lavoro si trovava in provincia di Catania.

La vicenda – riporta la Gazzetta del Sud – è venuta a galla a seguito di intercettazioni telefoniche che la polizia di Milazzo stava effettuando nell’ambito di un’inchiesta per estorsioni nei confronti di imprese che avevano subito danneggiamenti. In quel particolare momento – secondo quanto riporta il quotidiano – l’utenza telefonica in uso all’ex infermiere Santino Napoli era monitorata dagli investigatori. Il 23 novembre la polizia, che era in ascolto delle telefonate effettuate da Napoli, ha avuto modo di rivelare che l’ex consigliere comunale, pur trovandosi in provincia di Catania figurava presente in ospedale dalle 12.38 fino alle 20.12 dello stesso giorno. Infatti lo stesso Napoli avrebbe effettuato più di una telefonata verso l’utenza in uso al collega ‘Giovanni’ per chiedere con un linguaggio criptato che questi strisciasse il badge nell’orologio segnatempo. La polizia ha quindi compiuto accertamenti sul posto di lavoro per verificare chi fosse in realtà il suo collega ‘Giovanni’, risultato poi essere Pasquale Cambria Maisano. il processo, dopo la testimonianza dell’ispettore di polizia che ha indagato sull’episodio, è stato aggiornato al prossimo 20 dicembre.