il maresciallo Tommaso La Rosa

I Carabinieri della Stazione di Milazzo hanno trasferito agli arresti domiciliari i fratelli , Gino e Antonio Trovatello, di 24 e 22 anni, arrestati il giorno prima quando sono stati sorpresi a rubare un tablet portatile da un’autovettura in sosta sulla riviera di Ponente del centro di Milazzo. Un fenomeno sempre più diffuso quello dei furti sulle auto di ponente non solo nel periodo estivo quando le spiagge sono popolate dai bagnanti, ma anche nelle altre stagioni visto che la litoranea viene utilizzata come percorso per fare corsa e tenersi in forma. Proprio per questo i carabinieri della stazione mamertina, guidata dal maresciallo Tommaso La Rosa avevano intensificato i controlli.

In particolare la pattuglia, durante un apposito servizio per la repressione di reati contro il patrimonio sul lungomare di Ponente, luogo dove di recente, nelle aree di sosta, si erano verificati numerosi furti ad opera di ignoti sulle autovetture in sosta, notava due ragazzi a bordo di un motoveicolo, che si accostavano ad un’autovettura in sosta.

Quindi uno dei due dopo essersi guardato rapidamente intorno per sincerarsi che non stesse sopraggiungendo alcuna persona, ha estratto dalla tasca destra del pantaloncino un oggetto appuntito indirizzandolo verso il dispositivo di chiusura della portiera. Aperta la portiera si chinava rovistando rapidamente per alcuni secondi all’interno dell’abitacolo, mentre l’altro complice faceva il “palo”, guardandosi attorno per segnalare all’altro l’eventuale sopraggiungere di chicchessia. A quel punto Trovatello si rialzava uscendo totalmente dall’abitacolo e tenendo in mano un Tablet, normalmente richiudeva lo sportello lato destro e saliva a bordo del motoveicolo, ponendosi sul lato posteriore del sedile. I militari, a quel punto, si sono messi all’inseguimento dei due ladri che tentavano di far perdere le loro tracce. I miliatri al termine del lungo inseguimento sono riusciti a bloccare dopo qualche chilometro i due ladri.

I due sono stati identificati, perquisiti e arrestati con l’accusa di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il tablet dopo alcune verifiche è stato restituito al legittimo proprietario e l’arnese da scasso sottoposto a sequestro. Al termine della convalida i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.