Open data e ambiente, convegno al Itt Majorana di Milazzo 6 Marzo 2017 Ambiente Si è discusso di Open data e ambiente all’Itt Majorana di Milazzo nel corso di un convegno promosso in occasione della giornata internazionale Open data, sui dati del monitoraggio civico “Sti-Tam”. Dopo i saluti del dirigente Stello Vadalà, che ha sottolineato l’importanza della giornata ed evidenziato che il Majorana è una scuola molto attenta all’ambiente e al territorio, la parola è passata alle docenti Lucia Scolaro e Anna Maria Miroddi, referenti del progetto “A Scuola di Open Coesione”, le quali hanno illustrato l’iniziativa. Gli studenti, infatti, stanno conducendo un’importante monitoraggio civico su un progetto di diversi milioni di euro denominato STI-TAM, che ha visto la realizzazione di un prototipo per la rimozione di contaminanti da rifiuti liquidi da attività di navigazione. Il progetto ha visto il coinvolgimento delle Università di Messina, Palermo e Catania, del Cnr, dei cantieri navali di Augusta, della Fincantieri e di Nico. Quindi è stato il sindaco Formica ad esprimere un plauso per l’iniziativa evidenziando come gli Open Data siano una forma di garanzia e trasparenza imprescindibile per la Pubblica Amministrazione, ha dato avvio ai lavori. A seguire Guido Di Bella, membro della Navtec – l’Ente attuatore del progetto – ha fornito i dati sul finanziamento che ha consentito la realizzazione del prototipo, sull’impiego delle risorse umane e sulla formazione legata al progetto di cui hanno beneficiato alcuni ricercatori siciliani, mentre Lorenzo Spadaro, responsabile delle attività del Cnr per STI-TAM, ha mostrato agli studenti come è stato realizzato il prototipo e le sue importanti ricadute in termini di riduzione dell’inquinamento delle acque marine. Ettore Gentile dell’Autorità Portuale di Messina ha sollecitato gli studenti nel “pretendere” una Sicilia più competitiva e organizzata, dove ambiente e infrastrutture non sono nemici, ma convergenti ad un unico obiettivo: ridare slancio alla nostra terra. Una missione, ha sottolineato Gentile, che deve necessariamente passare anche dalla scuola e dai giovani. Dello stesso tenore l’intervento dell’onorevole Tommaso Currò che, ricordando di essere stato egli stesso studente del Majorana, ha sottolineato che non è vero che industria e turismo non possono convivere, tant’è che ha voluto anticipare il riconoscimento di “area marina protetta” per Capo Milazzo. La riflessione è stata ripresa dal biologo Carmelo Isgrò, che ha calamitato l’attenzione della platea con la visione delle bellissime immagini dei fondali di Capo Milazzo, scatti, ha sottolineato il biologo, che dimostrano che il nostro mare gode di ottima salute. Maria Teletta dell’Arpa e il tenente di vascello Francesco Cardullo, invece, hanno evidenziato l’importanza dell’analisi e del monitoraggio continuo del mare, nonché le rigide normative che ormai sono imposte a tutte le petroliere che solcano il mare. Brevi ma incisivi anche i lavori relazionati e proiettati dagli studenti, che hanno mostrato anche i dati di un sondaggio online condotto su un campione di oltre 2000 persone. Disarmanti i dati, hanno sottolineato con garbo i ragazzi: oltre l’80% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di non conoscere cosa sono gli “open data”, mentre il 73% non è interessato alle politiche di coesione. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.413 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT