Direzione investigativa antimafia (Dia): «A Milazzo comanda la mafia barcellonese» 8 Febbraio 2017 Cronaca 11 Commenti Il sindaco di Milazzo l’aveva detto in diretta tv a Piazza Italia (La 7). Alla domanda di Vittorio Sgarbi “a Milazzo c’è la mafia?”, Giovanni Formica ha risposto: «Si, come in tutta la Sicilia». Le polemiche in città non sono di certo mancate. A confermare che Milazzo non è esente da contaminazioni mafiose, però, lo dice anche la relazione semestrale 2016 della Direzione investigativa antimafia (Dia) diffusa oggi. «Nei comuni (messinesi, ndr) affacciati sul versante tirrenico – si legge a pagina 49 del dossier – appare consolidata l’influenza del sodalizio mafioso “barcellonese”, la cui struttura è pienamente modellata sull’esempio di cosa nostra palermitana. L’organigramma della omonima famiglia con competenze territoriali, si compone di quattro “gruppi” che insistono su altrettante circoscrizioni: gruppo dei barcellonesi, dei Mazzarroti, di Milazzo e di Terme Vigliatore, ciascuno con propri referenti». Secondo la Dia, quello dei barcellonesi, è il gruppo al momento, più operativo, strutturato e con un’organizzazione improntata sul modello di cosa nostra palermitana. E’ risultato al centro, nell’ultimo decennio, di numerose indagini, 105 di polizia e processi ancora in corso, che ne hanno delineato le gerarchie e ricostruito le vicende, anche “omicidiarie”; 106, finalizzate alla “scalata” di giovani leve – imprevedibili e spregiudicate – verso posizioni di comando. In passato è stato dimostrato che doversi locali di Milazzo, tra i più frequentati, venivano controllati dalla criminalità barcellonese che imponeva fornitori e anche il servizio di sicurezza. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 8.856 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT