L'imprenditore indiano Panchavaktra ospite del consiglio comunale di MilazzoAeroporto di Milazzo, l’imprenditore Panchavaktra in Consiglio ma senza il progetto 10 Gennaio 2017 Cronaca 6 Commenti GUARDA IL VIDEO. Tutti d’accordo sulla realizzazione dell’aeroporto ma del progetto ancora non ve n’è traccia. Ieri sera si è tenuta una seduta straordinaria del consiglio comunale di Milazzo a cui hanno partecipato gli amministratori locali, gli esponenti del comitato pro aeroporto guidato dall’ingegnere Carmelo Di Bartola, il manager indiano Mahesh Panchavaktra, rappresentanti delle associazioni locali ed esponenti dei consigli comunali del comprensorio, da Barcellona a Pace del Mela. Chi si aspettava di conoscere i dettagli del progetto, però, è rimasto deluso. Nessuno si è detto contrario ma tutti hanno ammesso che senza carte alla mano, un progetto dettagliato dal quale si evinca la fattibilità tecnica ed economica, difficilmente ci si potrà esprimere con cognizione (ad esempio il numero degli edifici da espropriare e radere al suolo per fare spazio all’opera tra Milazzo e Barcellona sarebbero circa 300). Il manager indiano a capo della Panchavaktra Group, investitore in private equity e a capo di una holding attiva nei settori del commercio internazionale, logistica, energia, infrastrutture e tecnologia, ha rinviato a marzo quando ci saranno dettagli aggiornati. A prendere la parola nel corso delle 2 ore e 10 minuti di incontro i consiglieri Antonio Foti, Pippo Midili, Alessio Andaloro, Gaetano Nanì, Nino Italiano; il consigliere di Pace del Mela Angela Bianchetti; il presidente del consiglio comunale di Barcellona Abate; il presidente di Italia Nostra Milazzo Guglielmo Maneri; l’ex sindaco di Milazzo Nino Nastasi; il presidente provinciale del Nuovo Partito socialista Peppe Marano; i deputati Pippo Laccoto ed Enzo Garofalo (grande assente il sindaco Giovanni Formica). L’ingegnere Di Bartolo ha spiegato che si tratta dello stesso progetto più volte presentato dal 2007 fino ad oggi compreso all’attuale consiglio comunale nell’ottobre 2015. Si tratta di una pista di 2400 metri per 60 metri di larghezza. Durata dei lavori di costruzione 18 mesi dalla posa della prima pietra con aggiornamenti alla cittadinanza ogni 30 giorni, 300 milioni di euro di finanziamento privati; una gestione che coinvolgerà anche i locali; una struttura green a basso impatto ambientale (sarà fornita da energia solare). Il magnate indiano ha rassicurato sull’inquinamento acustico che «sarà minore di altri aeroporti come Palermo», per quanto riguarda le aree «il 60% delle zone interessate ricadono nella zona industriale ma abbandonate da aziende “non performanti”». «Sono un bravo imprenditore e non sto investendo in una cosa sbagliata. Daremo lavoro ad almeno 1600 lavoratori. Una cosa particolare di questa zona è che connette quattro cose insieme: porto, aeroporto, ferrovia e autostrada. Una intersezione unica – ha sostenuto – Il 3 marzo 2017 invieremo una copia ufficiale ad ogni comune dello studio di fattibilità con tutti i dettagli». All’Enac Panchavaktra manda a dire che il presidente Vito Riggio è un tecnico ma lui un uomo d’affare ed è convinto che appena vedrà il piano di investimento e di gestione sarà d’accordo. Sugli aeroporti italiani che chiudono come Rimini dice: «Io sono il migliore imprenditore, abbiamo storia di successo aziendale. Con il vostro aiuto sono certo che avremo successo». Il presidente del consiglio Gianfranco Nastasi si è impegnato a far approvare in una imminente seduta la definizione di un protocollo d’intesa per consentire al gruppo indiano di effettuare tutto il necessario per poter presentare uno studio di fattibilità dettagliato dell’opera. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.387 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT