Il sindaco Giovanni Formica con i gestori (in alcuni casi ex) dei locali del Borgo (ARCHIVIO OGGI MILAZZO)Movida al Borgo, prova di dialogo ma solo col vice sindaco 4 Novembre 2016 Cronaca 8 Commenti Domani pomeriggio i dodici titolari dei locali del Borgo di Milazzo incontreranno l’amministrazione per tentare di trovare una mediazione dopo l’ordinanza del sindaco Giovanni Formica che consente la musica all’esterno dei locali solo fino alle 23 dal lunedi al giovedì e alle 24 nel fine settimana. Al tavolo, però, siederà solo il vice sindaco Ciccio Italiano. Un modo per evitare toni accesi e trovare una soluzione tecnica al degrado che gli avventori della movida lasciano. Bottiglie di vetro frantumate, bicchieri abbandonati, musica a tutta volume, schiamazzi fino all’alba. Per il primo cittadino la misura è colma. E ha posto il divieto a fare musica all’esterno per evitare che il “popolo della notte” sosti nella scalinata che conduce al Castello e dietro le abitazioni private la cui vita è diventato da anni un vero inferno. Avventori ubriachi non è insolito che urinino o vomitino davanti le porte d’ingresso. Per non parlare dei danni alle auto parcheggiate e all’impossibilità di entrare o uscire dalle case. L’ORDINANZA DI CARMELO PINO. Ma cosa c’entrano in tutto questo i titolari dei locali? La contestata ordinanza di Formica, in realtà si limita a riproporne due, la 60 e 61 del 2013 firmate dall’ex primo cittadino Carmelo Pino che disciplinano gli “orari delle attività di svago nei pubblici esercizi e loro adiacenze”. E pone vincoli ai titolari dei locali. Vieta la vendita per asporto di tutte le bevande in bottiglia e comunque non oltre le 23; impone ai titolari dei locali i limiti di esposizione al rumore all’interno e all’esterno del locali; vieta “rumori suscettibili di cagionare disturbo tramite grida, urlo, usi di strumenti musicali”; li obbliga a vigiliare anche all’esterno – e se è il caso “avvalendosi di addetti al controllo” – sul comportamento dei propri utenti invitandoli a tenere comportamenti che non disturbino. In caso contrario come pena è prevista anche la revoca della concessione per il suolo pubblico. Impone ai gestori dei locali «la pulizia anche degli spazi antistanti e la raccolta dei rifiuti prodottisi in conseguenza dell’esercizio dell’attività». Tutte prescrizioni in vigore disattese puntualmente. Recentemente era stato imposto loro di effettuare la raccolta differenziata. Qualche titolare addirittura ha rifiutato il kit distribuito per la raccolta dell’umido e i cassonetti sono sommersi da scatole di cartone. Formica, limitando la musica all’esterno, intende lanciare un segnale agli operatori che fino ad oggi non hanno dimostrato disponibilità a rispettare le regole e limitare la sosta all’esterno dei locali. Ora attende le loro proposte. Magari dialogando tra loro e dividere le spese per ripristinare il decoro alle prima ore dell’alba. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.582 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT