Il sindaco Giovanni Formica e l’assessore all’Ambiente Damiano Maisano, in merito alla costante presenza di emissioni odorigene che si sono manifestate nella tarda serata di ieri, protraendosi in forma intensa fino a tarda notte, ha inviato una lettera alla direzione della Raffineria, al prefetto, all’Asp, alla Capitaneria di porto, all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente e alla procura di Barcellona per sollecitare interventi in merito.

“Le numerose segnalazioni telefoniche pervenute ad alcuni esponenti dell’Amministrazione – si legge nel documento – pervenute anche al distaccamento dei vigili del fuoco ed alla prefettura di Messina, hanno descritto il fenomeno associando l’impronta odorigena a quella di gas o derivati. Il fenomeno, certamente favorito dalle particolari condizioni meteo torna a riproporre, una volta di più, la tematica delle emissioni fuggitive che negli ultimi tempi sono tornati a riversarsi sull’abitato e, più in generale, sul territorio comunale con gli effetti che si è già avuto modo di evidenziare nella corrispondenza pregressa. Tenuto conto altresì della scala dimensionale, espressa in termini di spazio fisico e tempo delle suddette manifestazioni, si torna a chiedere alla Direzione della Raffineria di Milazzo di voler operare nell’arco temporale considerato, le opportune verifiche nei dati di monitoraggio interno acquisiti, estendendo tale ricognizione anche alle specifiche attività di movimentazione dei prodotti nel terminale marittimo del medesimo impianto”.

ADASC.  Anche l’Associazione Adasc è intervenuta sull’argomento. Ormai da tempo segnala la presenza di odori nauseabondi alle istituzioni nazionali, regionali e territoriali anche alla prefettura di Messina e alla procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. «Gli odori hanno reso l’aria irrespirabile con grave pregiudizio per la salute dei cittadini, soprattutto per la popolazione
più a rischio – dichiara il presidente dell’Adasc Peppe Maimone – Tale situazione crea un giustificato allarme per l’esposizione all’azione di agenti inquinanti potenzialmente dannosi per la salute pubblica e per la presenza di una maggiore incidenza di patologie ambientali.”

L’Adasc si dice stanca di «non ricevere risposte certe e chiare dalle istituzioni, abbiamo il diritto di conoscere cosa respiriamo».
«La politica regionale si è sempre disinteressata del problema e ha prodotto solo chiacchiere – conclude – Da anni si è annunciato la realizzazione di un punto arpa sul territorio, l’istallazione di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria completo. Non accettiamo più  promesse da marinaio».

Subscribe
Notificami
guest
14 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
milazzo
milazzo
8 anni fa

ma che scrivi che scrivi…… prendi provvedimenti seri….ma forse è mrglio di no!! altrimenti niente sponsorizzazioni…….

Leonardo
Leonardo
8 anni fa

E a proposito di dar da mangiare alle famiglie, con questa gestione dei soldi (i ricchi in arabia saudita, gli stipendiati a milazzo, i malati pure) abbiamo definitivamente rotto il patto sociale di solidarietà fra le persone, che si dividono fra chi si è ammalata e chi lavora, chi vorrebbe una milazzo rispettosa delle sue caratteristiche naturali e chi difende col coltello il suo lavoro.

Leonardo
Leonardo
8 anni fa

La cosa bella è che si parla tanto delle famiglie che campano lavorando alla raffineria, ma si dimentica di dire che chi fa i veri miliardi sulla nostra pelle sta ben lontano, in altri continenti, e sono scieicchi! In pratica facciamo fare i miliardi a questi, diamo da mangiare a 1.000 persone, ne mettiamo a rischio 100.000 e tagliamo le gambe a un paese che non vivrà mai più ne di turismo. amen

Life
Life
8 anni fa

LA RAFFINERIA DEVE RIMANERE APERTA…SENNÒ CHI CI CAMPA?!…l’inquinamento viene in secondo piano…

Antonio
Antonio
8 anni fa

Secondo me potrebbe trattarsi di qualche operatore non molto esperto che non sa regolare bene gli impianti