L’Amministrazione comunale ha presentato delle richieste di intervento sul portale governativo Art Bonus per ottenere delle risorse e rilanciare il Castello di Milazzo.

L’Art Bonus è un credito d’imposta a disposizione delle aziende private per favorire le “erogazioni liberali in denaro” a sostegno della cultura e dello spettacolo. In sostanza, chi si accolla la manutenzione di monumenti potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

La prima richiesta del comune di Milazzo inserita nel portale dell’Art Bonus riguarda la creazione di un Teatro Estivo nella “Città Murata”, ovvero la sostituzione della struttura prefabbricata collocata sui terrazzamenti di età carceraria del Duomo Antico per un totale di 800 mila euro. La seconda richiesta riguarda il Duomo Antico dedicato a S. Stefano che necessita coperture di manutenzione pari a 110 mila euro. Infine, l’ultima richiesta vuole sovvenzionare il recupero del Bastione di S. Maria a spazio accoglienza visitatori per la cifra di 500.000 euro. Altre risorse dunque dopo i 12 milioni già investiti.

“Il mega progetto del Pios 5- spiegano gli assessori Salvatore Presti (Beni Culturali) e Piera Trimboli (Turismo)- prevedeva sostanzialmente quattro interventi: il recupero della Cinta Aragonese, della Cinta Spagnola, dell’edificio conventuale e del Mastio. Interventi che vanno dalla bonifica, attraverso la – diserbatura e la pulitura di tutti gli ambienti e dei camminamenti -, alla messa in sicurezza e recupero dell’agibilità degli accessi alle singole torri, con mantenimento di stratificazioni, diversità e complessità storiche. Ma anche il rifacimento ex novo e a norma, degli impianti elettrico idrico e di smaltimento. All’interno di questo finanziamento è mancato, inoltre, un piano di gestione che potesse garantire le condizioni minime di valorizzazione e fruizione corretta e produttiva del Bene. Ecco che l’Art Bonus, in questo senso, potrebbe essere il segno iniziale di una serie di rapporti virtuosi tra pubblico e imprese private che abbiano voglia di investire, compatibilmente con il bene culturale, e nello stesso tempo aumentare il proprio prestigio”.