Vigili di manica larga? A Milazzo (a sorpresa) è boom di multe 12 Agosto 2016 Cronaca 9 Commenti Viabilità caotica, scarsi controlli, parcheggi selvaggi. Oggi come non mai la viabilità di Milazzo è sotto accusa. Compresi i vituperati vigili urbani. Ma è vera la percezione che vorrebbe un corpo della polizia municipale di manica larga e tutt’altro che severo? A leggere i dati in possesso di Oggi Milazzo non è così visto che nei primi sette mesi sono stati elevati oltre 4500 verbali. La polemica più grossa riguarda la loro assenza nei giorni festivi a causa delle difficoltà economiche del comune e, in particolare, il caos che si crea alla ngonia Tono, la spiaggia più in di Milazzo. Il numero di controlli, però, non sembra risentirne. I DATI DI OGGI MILAZZO. Nei primi 7 mesi del 2016 (1 gennaio – 7 agosto) sono state elevati ben 4680 verbali. Una dato che dice poco o niente se non si considera che nello stesso periodo del 2015 le contravvenzioni sono state “solo” 3819. Complessivamente, nel 2015, invece, sono state 5912. Anno in cui i vigili erano presenti sulle strade 7 giorni su 7, e con una integrazione oraria del personale contrattista (la maggioranza degli agenti su strada). Fino ad oggi sono stati registrati pagamenti per 2908 verbali (del 2016) per un totale di 114 mila euro. Di queste somme il 50% devono essere vincolate e utilizzate per migliorare la viabilità. La linea dura è stata utilizzata anche al Tono, complice le polemiche sui social e sulla stampa. La foto emblematica è quella di un auto rossa parcheggiata sul sagrato della chiesa di fronte all’altare e in mezzo alle sedie per i fedeli. Il comando di polizia municipale guidato da Giuseppa Puleo ha intensificato i controlli e dal 2 al 7 agosto sono stati elevati poco meno di 300 verbali (282, per l’esattezza). LE PROTESTE. Ma se da un lato prima si auspicava maggiore severità da parte dei vigili, quando questi hanno estratto i blocchetti verdi si è creato il malumore contrario. Alcune volte, probabilmente, anche a ragione. Alla ‘ngonia non esiste una segnaletica orizzontale e ce n’è una verticale (quella principale) che definire povera è un eufemismo. Dunque, spesso, non si capisce bene quali sono gli spazi idonei per parcheggiare a norma di legge. In particolare un lettore di Oggi Milazzo ha chiamato in redazione per esprimere la sua amarezza per una multa elevata alla figlia che aveva parcheggiato accanto alla chiesetta del Tono dove non esistono divieti (che invece esiste nella parte destra). La stragrande maggioranza degli automobilisti, alla fine, preferisce pagare ed evitare fastidiosi e lunghi ricorsi. Un divieto di sosta viene sanzionato con 41 euro ma se si paga entro cinque giorni si scende a 28 euro. Presentare il ricorso davanti al giudice di pace costa di più. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.527 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT