Giovanni Formica sulle spalle di Ciccio Italiano (FOTO ESCLUSIVA OGGI MILAZZO)Milazzo, un anno con Formica e la politica…del nicchio 16 Giugno 2016 Il Commento 13 Commenti IL COMMENTO. Il sindaco Giovanni Formica? Fa la politica del nicchio. L’aneddoto risale alla fine degli anni ’90. Il sindaco era Carmelo Pino, l’attuale assessore Ciccio Italiano sedeva tra gli scranni dell’opposizione. Il rappresentante dell’allora Pds, si alza e davanti al primo cittadino – probabilmente ispirato dal mare di Ponente – comincia una filippica sull’inconsistenza dell’amministrazione. «Sindaco – ha tuonato più volte – lei fa la politica del nicchio”. Pino, imbarazzato, comincia a fare una faccia interlocutoria, non capiva. «Sindaco – ribadisce – lei fa la politica del nicchio». A interrompere Italiano è, però, il consigliere Antonio Trimboli, papà dell’attuale assessore al Turismo: «Ciccio che ti avevo detto: il sindaco il nicchio non sa manco cosa sia». In realtà, in aula, a non sapere cosa fosse il nicchio eravamo in tanti. Il riferimento era al cappello a tre punte un tempo usato dai preti, una metafora ardita per dire che l’amministrazione non seguiva una strada precisa ma si muoveva a casaccio. Ora è lo stesso Italiano fa parte di un’amministrazione che ha fatto del nicchio il proprio emblema. Non doveva chiedere nulla alle industrie e in particolare per “feste e festini”, ma i primi contributi sono stati chiesti – in modo diretto o indiretto non fa differenza – per lo spettacolo di Nino Frassica in piazza, per le luminarie di Natale e – anche se i progetti rimangono in stand by – per un nuovo teatro al castello e la nuova illuminazione pubblica. Doveva coinvolgere i cittadini nelle scelte più importanti e non ha tenuto in debito conto delle proteste di commercianti e automobilisti in materia di viabilità (isola pedonale docet). Ci sono assessori che si sostituiscono agli operai, e altri che pensano di fare gli esperti tralasciando la quotidianità. La raccolta differenziata è pari a zero, i vigili urbani assenti nel fine settimana, la maggioranza ha mostrato segni di sofferenza sin dalle prime battute quando si è tentato in tutti i modi di non ribadire il dissesto che alla fine verrà approvato ugualmente entro l’estate. Il primo anno non è stato dei migliori. C’è da dire – a difesa di Formica, eletto il 15 giugno 2015 – che senza bilanci non è possibile conoscere l’entità dei fondi da spendere, la macchina comunale ha solo due dirigenti invece di sette, tanti progetti che in passato erano stati dati per cosa fatta in realtà non lo erano. Ma il primo anno di amministrazione si è chiuso. E a questo punto occorrono fatti. Fino ad oggi – e glielo diciamo con affetto sindaco – purtroppo, abbiamo visto solo una politica del nicchio, come direbbe il suo assessore Ciccio Italiano. Gianfranco Cusumano Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.205 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT