Andrea AmatoMigranti, un milazzese tra gli angeli del Mar Egeo (VIDEO) 21 Marzo 2016 Cronaca 10 Commenti VIDEO. Andrea Amato, 33 anni, è uno dei milazzesi che insieme al Comandante Roberto Mangione e ad altri compagni di “squadra” da mesi dà il suo contributo nelle attività di soccorso dei migranti nelle acque della Grecia a bordo della motovedetta CP322 del Circomare Lipari. A raccontare del suo lavoro e di quello dei suoi colleghi nei giorni scorsi è stata la trasmissione tv Le Iene. La motovedetta nella quale Amato presta servizio è unica, non solo per l’umanità dimostrata dal personale in servizio ma è anche inaffondabile (in 4 secondi in caso di ribaltamento si rimette in asse) e con le tecnologie più sofisticate. Gli altri milazzesi che operano nell’Egeo (ma non intervistati nel servizio tv) sono Antonio Lonetto, Pietro Salamone, Emiliano Venuti. Li chiamano “Gli Angeli dell’Egeo”, ma non ditelo a loro, vi risponderanno che stanno solamente svolgendo il loro lavoro al meglio. I ragazzi della CP322 stazionano nella zona dell’isola di Samos, a poca distanza delle coste turche ed escono in mare, ogni notte, calma piatta o tempesta che sia, per dare una seconda vita a questi disperati che lasciano tutto ciò che hanno, la loro terra, le radici, pur di catturare una seconda possibilità, l’inizio di un qualcosa che, comunque vada, sarà sempre meglio degli attimi di guerra che hanno vissuto. “Il lavoro che ci vede impegnati attualmente in Grecia cerchiamo di farlo nel migliore dei modi, coniugando dovere, amore, sentimento, rispetto, tutti ingredienti fondamentali per una ricetta perfetta, valorizzando sforzi e sacrifici che vengono fatti congiuntamente alle famiglie”, spiega Andrea Amato. Lui ha provato cosa significa salvare una persona. “Posso dire che aver avuto la fortuna di poter salvare una sola persona, ti ripaga gli sforzi di un’intera carriera. Noi siamo arrivati ad oltre 14mila e credo che non si tratti di solo lavoro ma di amore verso il prossimo e verso chi ha bisogno, perché non dobbiamo mai dimenticarci che adesso sono loro a chiedere aiuto, ma le guerre, in passato, hanno colpito vari territori, compreso il nostro, costringendo i nostri nonni ad emigrare all’estero. Il futuro non lo può prevedere nessuno ma sapere che davanti a noi ci potrà essere una mano tesa, non ha prezzo. Sono loro che insegnano tanto a noi e quando gli tendi la mano loro ti rispondono con un sorriso e con gli occhi lucidi”. Salvatore Russo GUARDA IL SERVIZIO DE LE IENE: CLICCA QUI Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.787 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT