I sindacati di rappresentanza deli Vigili del Fuoco (Fp Cgil, Fns Cisl, UilPa Vigili del Fuoco, Confsal Vigili del Fuoco e CoNaPo), ormai da anni, denunciano che Messina non dispone di un’organizzazione dei servizi di soccorso coerente con gli scenari di emergenza che si potrebbero verificare, a causa del numero ridotto di squadre complessivamente presenti, dell’ubicazione delle sedi di servizio, nonché l’estensione del territorio da servire e l’entità della popolazione.

L’attuale condizione provoca delle gravissime ripercussioni negative sul personale che vive una costante condizione di stress e non permette di garantire l’operatività dei distaccamenti presenti sul territorio e, conseguentemente, la mancanza di una giusta risposta in termini di soccorso alla popolazione.

La problematica organizzazione del soccorso è ulteriormente aggravata dalla mancanza di fondi per acquisto carburante e manutenzione mezzi di soccorso, al punto che a breve non si potrà più effettuare il soccorso.

«A breve non sarà più possibile mantenere aperto il distaccamento nord, presidio  fondamentale che copre in soccorso una vastissima porzione di territorio della città di Messina – affermano Paolo Candido, Roberto Bombara, Nicolò Bellinghieri, Giuseppe Crisafulli e Vittorio Pacini – Tali condizioni non sono più accettabili».

Proprio a tutela dei lavoratori e della popolazione della provincia messinese le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria, «affinché ognuno per le proprie competenze e responsabilità, metta in campo ogni azione atta alla risoluzione delle problematiche. Oggi – concludono – la popolazione della provincia di Messina rischia di non ricevere più soccorso».