L’APPELLO. Far nascere una casa famiglia nel quartiere San Giovanni per accogliere famiglie di Milazzo senza un tetto o persone con gravi disagi. E’ il sogno di padre Marco D’Arrigo, parroco del Sacro Cuore, che sta cercando di trasformare in realtà il progetto con l’aiuto dell’associazione “Il Pozzo di Sicar”, presieduto da Giuseppa Cambria, e di decine di professionisti che hanno dato la disponibilità a prestare volontariato. Un sogno che, però, passa dalla Fondazione Lucifero. Il locale ritenuto idoneo per ospitare la casa famiglia, unica del genere da Villafranca a Barcellona, è di proprietà dell’ente benefico di Capo Milazzo in via Francesco Spoto (ex via Valverde).

«Si tratta di una struttura che abbiamo già visitato grazie alla disponibilità del presidente Enzo Russo e del dirigente Lucia Lombardo – spiega padre Marco – ma da allora non abbiamo mai avuto risposta in merito alla nostra richiesta di affitto». L’immobile ospitava un pub (Manhattan), ma da tempo rimane sfitto. «Naturalmente siamo disposti ad accollarci l’intera ristrutturazione, il cambio di destinazione d’uso e il pagamento di un affitto – aggiunge l’avvocato Vincenzo Isgrò che gratuitamente sta aiutando padre Marco a districarsi tra le mille pastoie burocratiche – capisco che se la Fondazione Lucifero lo affittasse a dei privati per fini commerciali guadagnerebbe di più, ma credo che essendo un ente benefico non dovrebbe avere difficoltà a sposare un progetto di così alta levatura».

A dare la disponibilità a sostenere economicamente il progetto sono anche altre parrocchie mamertine (Duomo, Santa Maria Maggiore, Santa Marina, San Papino), in più ci potrebbe essere la possibilità di intercettare fondi regionali e nazionali destinati ai Servizi Sociali. «In parrocchia ospitiamo periodicamente persone senza un tetto o rifiutate dalle famiglie – continua il responsabile del Sacro Cuore – a segnalarcele spesso sono le stesse istituzioni che dovrebbero occuparsi di loro come il Dipartimento di Salute mentale dell’Asp, il Sert o i Servizi Sociali. A questo punto credo sia giunto il momento di aprire una casa famiglia vera e con tutti i crismi».

Padre Marco D’Arrigo si è rivolto anche al Comune di Milazzo, ma l’unico locale a disposizione, a Santo Pietro, non era idoneo poiché in condivisione con altre realtà che mal si sposavano con le esigenze di una casa famiglia. La struttura della Fondazione Lucifero consentirebbe di ospitare una decina di posti letto.

Il parroco del Sacro Cuore lancia l’appello. «Rinnovo l’invito al consiglio di amministrazione della Fondazione Lucifero presieduto da Enzo Russo e alla parte amministrativa coordinata da Lucia Lombardo. Fino ad oggi non hanno mai dato una risposta alle nostre due missive con cui rinnovavamo la richiesta di affitto – conclude il sacerdote – l’obiettivo della casa famiglia, che ben si sposa con i fini statutari dell’Ipab di Capo Milazzo vicina a chi soffre, è il reinserimento anche lavorativo di queste persone e un’assistenza gratuita di terapeutici e professionisti volontari».

Contattato da Oggi Milazzo il presidente Enzo Russo ha promesso di inserire l’argomento nella prossima seduta del consiglio di amministrazione previsto la prossima settimana. «Apprezzo l’iniziativa – spiega Russo – ma l’eventuale concessione in affitto del locale deve essere presa in armonia con tutto il cda. Ci sono altre richieste e bisogna valutarle con attenzione».