Torregrotta, San Filippo e Milazzo formano uno dei podi meno invidiabili: sono i tre Comuni con il più alto consumo di suolo nella provincia di Messina. Il 32% di Torregrotta è cementificato, mezzo punto percentuale più di San Filippo del Mela e tre più di Milazzo.

Ad affermarlo è la seconda edizione del Rapporto 2015 dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che fornisce un quadro completo sull’avanzata della copertura artificiale del territorio italiano utilizzando dati risalenti al 2012.

Diverse, però, sono le motivazioni che hanno portato i tre Comuni così in “alto”. L’alta cementificazione di Torregrotta è una logica conseguenza della grande densità abitativa, la prima della provincia messinese, dovuta alla poca superficie comunale (quarto comune in provincia per minor estensione dopo Roccavaldina, Merì e Valdina).

Sui territori di Milazzo e San Filippo del Mela, invece, oltre al gran numero di abitazioni costruite in periferia nel nuovo millennio, è decisiva la presenza della zona industriale e dei centri commerciali che ha portato a coprire oltre un terzo dei due comuni con colate di cemento. I due comuni, non a caso, sono i più bassi per densità abitativa tra i centri più cementificati in Sicilia (rispettivamente con il 13% e il 7% di densità).  A “salvare” Milazzo da un risultato ancora peggiore è la zona di Capo Milazzo, dove la futura area protetta è stata salvaguardata dalla morfologia del territorio, ricco di coste scoscese.

Inoltre, dopo il capoluogo di regione Palermo, famoso per il boom edilizio degli anni ’50 e ’60 (il cosiddetto “Sacco di Palermo”), è Milazzo l’unica città sopra i 30mila abitanti il cui suolo è ricoperto per un terzo di cemento: 723 ettari di territorio milazzese sono stati consumati, 1746 ancora no. A San Filippo del Mela sono 318 gli ettari cementificati, 687 quelli ancora liberi. A Torregrotta 132 sono stati occupati da costruzioni, 280 no. A guidare questa speciale classifica siciliana è Isola delle Femmine, unico Comune siculo ad avere più della metà del proprio territorio cementificata: il 51,3%, per la precisione.

Di seguito la classifica: la percentuale indica la superficie consumata, mentre tra parentesi vi è la densità abitativa, espressa per numero di abitanti per ettaro:

Isola delle Femmine 51,3% (20,16)

Villabate 42,6% (52,6)

Gravina di Catania 40,7% (51)

Palermo 36,1% (40,79)

Sant’Agata Li Battiati 35,5% (30,74)

Ficarazzi 34,4% (33,3)

Aci Bonaccorsi 32,8% (19,3)

TORREGROTTA 32% (18,03)

San Giovanni La Punta 31,9% (20,59)

SAN FILIPPO DEL MELA 31,6% (7,27)

Tremestieri Etneo 29,7% (32,31)

MILAZZO 29,3% (13)

SEBASTIAN DONZELLA

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Davide
Davide
8 anni fa

Ma come si può deturpare una cittadina di grande bellezza paesaggistica con un piano urbanistico che vede la nascita di orrendi palazzi, costruiti uno dopo l’altro, tutti appiccicati tra di loro, senza prevedere spazi di verde, slarghi, piazzete, piccole zone che possano dare “respiro” ad una edilizia così selvaggia, invasiva e di cattivo gusto?

Paolo
Paolo
8 anni fa
Reply to  Davide

Quello che tu chiedi richiederebbe persone serie capaci e professionalmente attente, quindi i palazzinari di Milazzo sono esclusi. Hai mai visto “Le mani sulla città” di Francesco Rosi? Film di notevole interesse attualità ed istruttivo

gegè
gegè
8 anni fa
Reply to  Davide

basta vedere chi c’era come dirigente preposto a questo… la risposta è semplice

Davide
Davide
8 anni fa

Una ulteriore vergogna per la nostra cittadina! Difatti, passeggiando per le vie di Milazzo, ciò che salta agli occhi non è tanto il mare, quello c’è e per giunta non è nemmeno valorizzato, ma gli innumerevoli palazzi e palazzetti di bassa qualità mascherate da eleganti facciate da campionario edilizio che sorgono come funghi, avulsi dal contesto e da ogni logica estetica e di mera necessità.

Paolo
Paolo
8 anni fa

Quello del mangiarsi il territorio è una prassi in zona. Vengono buttate giù case vecchie o antiche che erano armonicamente inserite nel paesaggio (per le altezze soprattutto) e vengono costruite porcherie di 5/6 piani! Ma nessuno vigila? Una zona ad alto rischio sismico deve essere tutelata anche in questo…..solito mangiamangia……inutile far poesia….