Percorsi al castello di Milazzo con erbacceAppalti al Castello, l’Ares risponde alle accuse di irregolarità 26 Febbraio 2016 Cronaca «Le presunti irregolarità non attengono alla conformità e qualità del lavoro di riqualificazione del castello di Milazzo ma solo di natura amministrativa che«saranno chiariti nelle sedi opportune, quando, e se, verranno contestati». Ad intervenire dopo il comunicato della Guardia di Finanza di Milazzo su fatturazioni anomale per un milione e mezzo di euro è l’avvocato Alvaro Riolo, legale della Ares, società che assieme ad un consorzio di cui faceva parte, l’Aedars Scarl, ha operato all’interno del monumento. Le Fiamme Gialle hanno diffuso ieri l’esistenza di una inchiesta sui lavori realizzati all’interno del castello mamertino e della contestuale denuncia di cinque persone. Riolo precisa che all’impresa, ad oggi, nulla è stato contestato o notificato, ciò che sa, lo si è appreso dalle notizie stampa. E che per il Castello l’impresa ha effettuato lavori non retribuiti per circa 50 mila euro. «Il “processo verbale di constatazione” è un atto ancora amministrativo, maturato in ambito di procedimento amministrativo – scrive Riolo in un comunicato – Da quanto appreso dalla stampa le osservazioni in esso contenute, riguarderebbero presunte irregolarità formalità-fiscali di natura “soggettiva” relative “a prestazioni effettivamente eseguite”. Fatti che, comunque, saranno chiariti nelle sedi opportune, quando, e se, verranno contestati. Preme precisare che le presunte irregolarità non attengono assolutamente alla conformità e qualità del lavoro. L’azienda sottolinea che i «lavori in oggetto sono stati realizzati conformemente al richiesto, con l’applicazione di una tecnica innovativa, con materiali selezionati, con risultati di assoluta eccellenza. Sono stati eseguiti sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Beni Culturali. di Messina e contabilizzati dalla Direzione dei Lavori, nonchè Certificati dal Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.), perché effettivamente eseguiti e riscontrati». Nel corso dell’iter amministrativo si sono succeduti due Responsabili Unici del Procedimento (R.U.P.) che hanno condotto e verificato costantemente l’appalto in questione. Al termine dei lavori le opere – continua la nota – sono state regolarmente collaudate ai sensi della normativa vigente da una Commissione di Collaudo composta da ben quattro membri nominata dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali. L’impresa al fine scientifico, per risaltare tecniche e materiali, ha precisato di avere realizzato oltre 2000 foto e diversi filmati che rappresentano lo stato ante-durante-post dei lavori. L’impresa è nelle condizioni di documentare con relative foto e riprese ogni singola fase della lavorazione, nella scala di grandezza del cm; con lo stesso mezzo può documentare anche le tecniche utilizzate e i relativi materiali. Tutti i cittadini Milazzesi, i tecnici, gli appassionati di restauro e di arte in genere possono visionare il detto materiale. «L’intervento in questione per l’eccellenza raggiunta è il fiore all’occhiello, il biglietto da visita dell’Ares srl e ha consentito alla stessa l’ingresso in un consorzio altamente specializzato in lavori di restauro -scrive l’avvocato Riolo – Nel sito del consorzio proprio a dimostrazione della validità del lavoro svolto è stato inserito un percorso virtuale-multimediale (CLICCA QUI PER VISIONARE I MONUMENTI) che nell’evidenziare l’eccellenza delle tecniche di restauro applicate, dimostra lo splendore e la magnificenza dell’opera in se». L’Ares srl si dichiara pronta, inoltre, a collaborare , a proprie spese con il Comune di Milazzo, le istituzioni competenti, le associazioni culturali, nelle forme e con gli istituti normativamente disciplinati, a qualsiasi iniziativa di promozione e valorizzazione del sito. Inoltre, la società, previo consenso e concertazione con il Comune di Milazzo, è pronta a cedere gratuitamente il percorso multimediale o a renderlo più facilmente fruibile in rete. La società cederebbe gratuitamente all’Ente il materiale fotografico (prima-dopo-durante) e, anche a proprie spese, realizzerebbe uno studio tecnico scientifico che approfondisca le tecniche e i materiali utilizzati, con conseguente pubblicazione con valenza didattico-accademica. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.867 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT