porto di MilazzoLa lettera: «Il futuro di Milazzo passa dal porto e dall’asse viario» 10 Febbraio 2016 Il Commento 9 Commenti LA LETTERA. Lo sviluppo del Porto di Milazzo è sempre al centro del dibattito cittadino. Pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, il comandante Mario Sciotto che scrive a nome del Comitato Grande porto, il quale si sofferma sul progetto di collegamento tra l’asse viario e il bacino. Ecco il testo integrale: La querelle sul collegamento tra il porto di Milazzo e l’asse viario si arricchisce di nuovi elementi che hanno del paradossale. Ecco i fatti : l’ Autorità Portuale d’accordo con la precedente amministrazione aveva finalmente redatto il progetto per la costruzione di una bretella per il collegamento in oggetto e si dichiarava pronta a finanziare l’opera con parte dell’importo necessario per la sua realizzazione. Veniva richiesto il parere per la valutazione di impatto ambientale con esito favorevole. Per appaltare l’ opera si stava cercando di reperire la rimanente somma acquisendo i fondi da qualche ente pubblico. Sembrava tutto risolto e invece entra in scena l’attuale amministrazione che impone il non luogo a procedere ritenendo l’opera non necessaria. Considerato che l’asse viario collega la città a ponente, a levante, al centro cittadino, con la stazione ferroviaria e perfino con la nuova frazione di Ciantro per la quale zona si è addirittura creato un apposito collegamento, risulta incomprensibile il motivo per cui non si vuole collegare il porto, che è il cuore pulsante della città. A meno che non si voglia isolare la struttura per mantenere lo status quo e consegnarla interamente ai privati perché possano incrementare i loro già lauti guadagni. Per quanto riguarda la delocalizzazione del porto mamertino a Giammoro, non vorremmo che ancora una volta si dovesse perpetuare la vecchia storia per cui si cerca di fare le cose difficili per non fare niente. Un porto a Giammoro richiederebbe un ingente investimento per la creazione di una grande diga foranea essendo la zona interessata a tale opera esposta alle intemperie provenienti da sud ovest a nord est in senso orario. Senza contare che la realizzazione di tale opera fortemente invasiva creerebbe danni collaterali alla linea di costa che potrebbero interessare i pontili della Raffineria e il porto storico milazzese. Al contrario il completamento della banchina attualmente in costruzione e l’attuazione del piano regolatore redatto dall’ ing. Mallandrino costerebbe molto meno e sarebbe di facile attuazione. Noi del Comitato Grande Porto ribadiamo ancora una volta che la posizione strategica del porto di Milazzo offre al suo porto enormi potenzialità di sviluppo in tutti i settori turistico, crocieristico e commerciale. Non sfruttare queste risorse e proporre delle soluzioni volutamente fuori da ogni logica, al fine di bloccare ogni cosa, vuol dire che poteri occulti antepongono i loro interessi personali impedendo alla città di progredire e svilupparsi per il benessere dei propri abitanti Com.te Mario Sciotto Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.705 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT