FABIO SODANO, celebre flautista milazzese e musicista multiforme, ha dato la possibilità a noi alunni della scuola media Garibaldi di intervistarlo e di condividere qualche attimo speciale in sua compagnia. Il maestro Sodano è venuto nella nostra scuola il 10 novembre in compagnia di suo figlio Yuri, e ci ha aperto una porta in campo musicale e artistico, facendoci conoscere il suo elemento distintivo: il flauto. Fabio Sodano non solo si occupa di musica e di concerti, ma è anche specializzato nella musicoterapia, infatti aiuta i bambini, ma anche persone di altre fasce di età, a tirare fuori tutto ciò che non riescono ad esprimere tramite questa speciale forma di apprendimento. Egli non solo ha partecipato a diversi programmi televisivi e manifestazioni, ma ha anche collaborato con altri artisti di diverse etnie e nazionalità.
Si è ispirato a qualche musicista per intraprendere la sua carriera o c’è stato qualche insegnante di musica che lo ha incoraggiato?
Devo dire che la musica nasce con l’uomo, e lo stesso vale per me, da quando ho memoria ricordo di aver sempre amato questa disciplina, una dote innata che ho avuto fin da piccolo. Non ricordo di avere avuto un insegnante in particolare che mi ha aiutato a tirar fuori questa mia dote. Tutto nella mia vita è avvenuto per caso, una serie di occasioni che mi hanno permesso di arricchirmi e conoscere molti artisti coi quali amo collaborare e sperimentare nuovi generi. Le formazioni musicali, i cosiddetti gruppi mi hanno aiutato, soprattutto i Taberna Mylaensis, gruppo storico con cui ho avuto il piacere di collaborare.
Ultimamente collabora con qualche artista in particolare?
Sì ho incontrato un giovane originale e preparato, il nostro è un connubio che ci arricchisce a vicenda. Lui mi da la freschezza della sua giovinezza e io l’esperienza e la saggezza della maturità, si tratta di Michele Catania, l’artista a cui è stata affidata la riapertura del nostro teatro Trifiletti con il film “La guerra e il sogno di Momi”. E’ stato bello perché non appena il maestro Sodano ha finito di dirci questo è entrato in auditorium Michele Catania e ce lo ha presentato.
Come considera l’atteggiamento dei milazzesi nei confronti della musica?
Mi duole molto affrontare questo tema perché sono molto deluso dalla mancanza di cultura musicale nella mia città, ma ho dinanzi nuove generazioni quelle del futuro, e cerco sempre di inculcare a ogni incontro un pizzico di ispirazione per chiunque ascolti la musica che creo. Devo dare un messaggio di speranza, voi dovete credere in ciò che fate e inseguire i vostri sogni, senza dimenticare che dietro i grandi sogni realizzati ci sono tanti sacrifici e rinunce.
Perché ha scelto il flauto, uno strumento inusuale rispetto al pianoforte o alla chitarra? Ho scelto questo strumento perché mi ha sempre trasmesso qualcosa di speciale che nessun altro mi ha donato anche se amo tutti gli atri strumenti.
Ama qualche città in particolare, è legato a qualche luogo a parte Milazzo?
Sì sono molto legato all’ Umbria ed alla magica Assisi dove l’alone religioso fa traspirare pace e armonia.

Dopo l’intervista abbiamo iniziato a conversare molto tempo con lui che ci ha sempre emozionato, senza farci annoiare e ci ha deliziato raccontandoci aneddoti e esperienze personali che ci hanno fatto molto piacere. Fabio Sodano è una persona semplice, sicura, colta, spiritosa e aperta, disponibile senza le “ arie” dell’ artista a spendere qualche minuto con ragazzi affascinati da ciò che fa. Un artista che ci ha regalato sorrisi e perle di saggezza, qualcosa che noi non potremo mai scordare, perché ciò che ha fatto Fabio ci ha arricchiti interiormente e ci ha permesso di trascorrere una mattinata diversa, piena di cultura e di spensieratezza. Grazie Fabio!

Giulia Adige, Ilaria Scibilia I C

Silvia Rexhaj,  Sergio Magistri e Daria Sottile I A 

Istituto Comprensivo Primo – Media “Garibaldi”