il Capitano Anotnnio Ruotolo e il maresciallo Tommaso La RosaMilazzo, arrestato 21enne per stalking e l’incendio di una pizzeria 11 Dicembre 2015 Cronaca 9 Commenti Salvatore Veneziano Non solo è accusato di avere perseguitato l’ex fidanzata, ma anche di averle incendiato l’attività commerciale, una pizzeria a Barcellona. I Carabinieri della Stazione di Milazzo, agli ordini del Maresciallo Aiutante Tommaso La Rosa, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona P.G., Danilo Maffa, hanno arrestato Salvatore Veneziano, 21enne milazzese pescatore, già noto alle forze dell’ordine ritenuto – secondo una nota stampa dei militari – “responsabile dei reati di stalking/atti persecutori, danneggiamento seguito da incendio, ingiuria, minaccia, violenza privata”. Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate a novembre a seguito dell’incendio avvenuto ai danni di una pizzeria a Barcellona e di proprietà dell’ex compagna dell’arrestato nonché vittima degli atti persecutori, 19enne di Barcellona. Al termine di un’articolata attività investigativa i Carabinieri – come si legge nel comunicato stampa – hanno ricostruito «8 mesi di atti persecutori, fatti di violenze fisiche con calci, pugni e schiaffi e violenza morali, con umiliazioni pubbliche e ripetute minacce di morte». Nel corso della relazione sentimentale, più volte la donna era stata sul punto di denunciare l’uomo ai Carabinieri. Puntualmente però Veneziano l’avrebbe minacciata dicendogli che se lo avesse fatto l’avrebbe di sicuro ammazzata. La donna, in uno stato di perdurante terrore, provocato dagli improvvisi e violenti scatti di ira del all’epoca fidanzato, si rassegnava a non denunciare e continuare a subire. La vittima, come poi ha spiegato ai Carabinieri, era davvero terrorizzata dall’uomo, non solo per le ripetute aggressioni nei suoi confronti, ma anche per la sua caratura criminale, che ha scoperto solo con il passare del tempo. Dagli accertamenti dei Carabinieri emerge, infatti, che Veneziano «era verosimilmente coinvolto nel racket delle estorsioni a Milazzo e dintorni e presumibilmente ha svolto un ruolo importante in diversi incendi di autovetture anche nell’ultimo anno». In una circostanza in particolare, nel giugno 2015, l’arrestato, anche per impressionare la vittima, all’epoca sua fidanzata, si sarebbe recato con lei a bordo di una vettura, a Venetico e in sua presenza ha provocato l’incendio di una autovettura parcheggiata dopo averla cosparsa di benzina. In un altro caso il Veneziano si sarebbe apertamente vantato con la donna di aver incendiato un’altra macchina, che è effettivamente è stata bruciata a Milazzo nel maggio scorso. In tutti i casi in cui Veneziano procedeva a bruciare delle autovetture, se ne vantava con la sua donna riferendo di incassare dai 100 ai 150 euro per ogni incendio. Riferiva inoltre che quegli incendi erano rivolti a persone “che non volevano pagare” e che in altri casi egli stesso aveva proceduto a “preparare” e poi a “depositare” delle bottigliette contenente liquido infiammabile. Tutte queste allusioni a una presunta vicinanza a un pericoloso ambiente criminale, insieme a una condotta di estrema violenza verbale e fisica, – si legge – avevano fatto sprofondare la giovane vittima in uno stato di terrore e assoggettamento. Nonostante la paura, la donna però, a novembre, si è decisa a troncare la “complicata” relazione chiedendo a Veneziano di lasciarla in pace. L’arrestato, che non ha accettato la ferma posizione della giovane donna, dapprima procedeva con telefonate anonime e messaggi minacciosi e poi all’apice dell’ira, vistosi respinto, proprio la notte dopo aver saputo di essere stato lasciato, provocava l’incendio della Pizzeria di proprietà della famiglia della vittima. «L’arresto – spiegano i carabinieri della compagnia di Milazzo – rappresenta un importante risultato operativo anche alla luce della pericolosità del Veneziano e della sua “vicinanza” e “collaborazione” con un certo tipo di criminalità organizzata operante su Milazzo e dedita alla raccolta del “pizzo”, che già nei mesi scorsi ha subito duri colpi a seguito di vari arresti». Veneziano arrestato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare per i reati di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio è stato tradotto presso la casa circondariale di Messina-Gazzi Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.665 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT