Il sindaco Giovanni Formica è intervenuto nel dibattito sul Masterplan a seguito di quanto venuto fuori nel corso della riunione di venerdì scorso all’ex Provincia regionale di Messina dove si è registrata una levata di scudi di alcuni amministratori locali. Molti sindaci, a partire dal primo cittadino di Barcellona, non avrebbero gradito l’ingerenza della Città metropolitana di Messina, guidata dal commissario Filippo Romano.

“Lo spirito giusto non è quello della rivolta – esordisce il sindaco di Milazzo – E men che meno quello della contestazione di una leadership che nessuno, a dire il vero, ha rivendicato. Se così fosse non avrebbe senso che i Sindaci si incontrino o perlomeno non avrebbe senso per me. Non credo che una seduta di autocommiserazione o di protesta possa aiutare la città metropolitana a decollare.

C’è, invece, l’esigenza di approfondire la questione del masterplan per provare a comprendere meglio come possiamo dare una mano al nostro territorio.

Bene, quindi, la decisione del Commissario Romano di invitare ad una discussione i primi cittadini lo scorso venerdì; bene perché ci ha permesso di capire al di là di ciò che avevamo immaginato.

Dobbiamo, però, fare un passo avanti. Gli interventi sono stati puntuali sulla questione centrale: la vicenda del piano strategico rischia di passare senza lasciare il segno, mentre i Municipi si sentono maturi e pronti ad assumersi la responsabilità di una programmazione che deve radicalmente modificare il tessuto economico e sociale di Messina. Pronti sono pure tutti gli altri, dall’università alle organizzazioni sindacali.

Se così è il 31 dicembre non può essere l’ultimo giorno di un percorso complesso che ancora non è iniziato. Deve, invece, essere il primo”.

Formica concorda poi sul fatto che resta “irrisolto ed irrisolvibile nel breve termine il problema della mancata costituzione della nostra città metropolitana. È un fatto che ancora non si sia proceduto all’elezione del Sindaco metropolitano ed è un fatto che la guida allo stato sia affidata ad un commissario che, per fortuna, ha avuto la sensibilità di sottoporre tutte le questioni ai Sindaci, confermando la loro piena titolarità a pronunciarsi e a decidere sui temi di natura politica.

Come ho provato a dire venerdì – conclude – dobbiamo comprendere bene in che consiste l’appuntamento del 31 dicembre e non lasciarci sfuggire alcuna opportunità. La lista della spesa di cui molto si è detto, è una scelta del Governo centrale con la quale dobbiamo farei conti. Vediamo di coglierne il senso e mettiamoci al lavoro subito e seriamente”.