Il tribunale di BarcellonaOperazione Nicandro, condannato commercialista milazzese 5 Dicembre 2015 Cronaca 3 Commenti Il tribunale di Barcellona ha condannato il milazzese Benito Andronico, 76 anni, accusato, insieme al figlio Alessandro, 45 anni, di concussione per aver chiesto denaro e favori a un imprenditore mamertino, sottoposto a procedure fallimentare. Il collegio penale ha derubricato il reato in appropriazione indebita l’accusa, disponendo una condanna a 5 anni per Benito Andronico ed a 2 anni con pena sospesa per il figlio Alessandro, a fronte di richieste ben più pensanti del pubblico ministero, che aveva quantificato una pena rispettivamente di 8 e di 7 anni per i due imputati. Benito Andronico, docente di ragioneria negli Istituti commerciali di Barcellona e Milazzo, era stato arrestato dalla Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione denominata “Nicandro”, mentre il figlio Alessandro e la figlia Lorendana erano stati solo indagati nell’inchiesta. L’indagene fece scalpore perchè l’arrestato era stato fino al 2008 consulente del pm della Procura e ha ricoperto incarichi come curatore fallimentare. Benito ed Alessandro Andronico erano stati rinviati a giudizio a seguito delle dichiarazioni della presunta vittima della concussione, l’imprenditore G.S. sottoposto a fallimento. Per Loredana, invece, era stata disposta l’archiviazione su richiesta degli stessi inquirenti. Benito Andronico, difeso dall’avvocato Tommaso Calderone, secondo l’accusa, aveva portando avanti un’attività di curatela fallimentare proprio per conto del tribunale di Barcellona ed in qualità di consulente tecnico del fallimento aveva indotto G.S. a consegnargli denaro, ma anche beni mobili, per favorire la procedura fallimentare in corso, minacciando di allargare la stessa all’attività commerciale della moglie del commerciante. Andronico avrebbe imposto al commerciante anche assunzione del figlio Alessandro, come suo avvocato difensore nella stessa procedura fallimentare, attraverso un prestanome e della figlia Loredana, come contabile dell’attività della moglie di G.S. Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Barcellona ed eseguite dalla Guardia di Finanza, Andronico avrebbe incassato oltre 50 mila euro tra beni mobili e denaro. La parte civile era rappresentata in giudizio dell’avvocato Roberto Picciolo. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.161 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT