Lidl continua a puntare su Milazzo: via ai ricorsi al Tar 3 Dicembre 2015 Cronaca 8 Commenti La Lidl”, primaria catena europea di supermercati di origine tedesca, non ha abbandonato il progetto di investimento nel comprensorio milazzese” L’azienda, infatti, dopo l’esito negativo delle conferenza dei servizi al Comune di San Filippo del Mela, lo scorso 9 settembre, ha deciso di chiedere il riesame in autotutela del provvedimento di rigetto e contestualmente di presentare nuovamente il progetto per la realizzazione di un supermercato nell’ampia area, occupata in parte dalla “Mads”, all’ingresso dell’asse viario (lato svincolo A20). L’azienda tedesca si prefigge come obiettivo, quello di realizzare un supermercato che creerà, compreso l’indotto, una sessantina di nuovi posti di lavoro. “Le presunte criticità rilevate durante la conferenza dei servizi – si legge in una nota della Lidl – legate alla mancanza di un parere tecnico sulla viabilità che ha condizionato lo svolgimento della conferenza dei servizi, e smentite da una relazione dell’università di Messina, non hanno dissuaso la “Lidl” dal ribadire la volontà di puntare nuovamente su un territorio che già ospita altre importanti realtà commerciali, avendo intuito la valenza economico-, sociale della zona individuata. Occorre rilevare che il detto provvedimento di rigetto (del quale Lidl ha chiesto il riesame in autotutela) è stato anche impugnato innanzi al Tar – continua il comunicato stampa – attraverso due distinti ricorsi presentati dalla “Lidl” e dalla “Mads”, proprietaria del terreno su cui dovrà essere realizzata la nuova struttura commerciale”. I ricorsi in autotutela e giudiziaria avverso il rigetto del progetto nonchè la ripresentazione del istanza per il rilascio della licenza, dunque, dimostrano che l’azienda tedesca non ha per nulla abbandonato il proprio progetto di investimento, pari a circa 5 milioni di euro. “E’ altresì evidente – conclude la nota della Lidl – come la Pubblica Amministrazione del comune, stia rallentando un procedimento che altrove si sarebbe concluso entro il termine dei 60 giorni, previsti per legge, recando grossi danni economici ad entrambi gli operatori che vorrebbero sviluppare l’investimento”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.731 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT