L’area individuata è quella compresa tra il circolo del tennis e la chiesa di San Giacomo e l’infrastruttura oltre ad accogliere imbarcazioni di media e grande stazza dovrebbe caratterizzarsi per la presenza di strutture di supporto e altri servizi. Il Comune ha partecipato al programma comunitario tra più Stati per ottenere un finanziamento per lo studio di fattibilità di una struttura portuale ecocompatibile. La misura dell’Ue è denominata “Blue Hubs” e mette a disposizione 600 mila euro per tale studio, somma da ripartire – in caso di accoglimento dell’istanza – con le autorità portuali di Valencia e Alexandroupolis.

“La nostra città – spiega l’assessore allo sviluppo economico Carmelo Torre – è inserita nel bando interreg assieme a Spagna, Francia e Grecia e quindi speriamo di essere ammessi a questo finanziamento che rappresenta il primo passo per verificare concretamente l’ipotesi di realizzare questa infrastruttura. Poi seguirà la progettazione ed eventualmente la realizzazione dell’opera per la quale però c’è già l’interesse di finanziatori”.

L’assessore evidenzia che l’obiettivo è quello di far nascere un ecoporto galleggiante, ovvero quel sistema che permette di costruire un approdo riducendo al minimo l’impatto ambientale che generalmente ne deriva.

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gigi
gigi
8 anni fa

ma questi signori che avranno le barche ormeggiate in marina dove lasceranno le loro auto? e chi vuol venir a vedere le bellezze di queste barche dove lascerà l’auto? Prima di questi mega progetti abbiamo bisogno di parcheggi!

Ferruccio
Ferruccio
9 anni fa

Di Massimo basta cercare tra i politicanti che girano attorno a Formica per capire chi si è appostato dietro le quinte dell’affare ecoporto.

Lino
Lino
9 anni fa

Caro massimo, il problema non è di ambizioni, ma di interessi. Qualcuno in questa cosa probabilmente di certo ci mangerà. Quanto agli scogli, penso che ti renderai conto che non fermeranno mai una mareggiata come quella del 21 gennaio 1981. Una così si verifica ogni 100 anni e più e non la fermi con scogli che hanno avuto solo questo effetto: deturpare il panorama del golfo (soprattutto allora quando erano ancora molto alti, ora in parte sono insabbiati) e distruggere, assieme a quella specie di pontile, l’arenile di Vaccarella col risultato che presto, alla prima sciroccata seria, il mare entrerà… Leggi il resto »

massimo
massimo
9 anni fa
Reply to  Lino

Caro Lino,non condivido l’opinione sugli scogli e sulla ricorrenza solo ultrasecolare della mareggiata del 1981. Sono nato in Marina Garibaldi, oggi li ci vivono miei fratelli, mio figlio e mia madre e sono cresciuto giocando e andando a spsso tra le reti che pazienti marinai riparavano sul lungomare. tutte le mareggiate dagli anni 50 le ho osservate o dalla banchina o dalla finestra della mia camera. La marina fu esposta alla mareggiata del 1981 a causa dell’insabbiamento della scogliera artificiale, allora di massi di pietra lavica, che negli anni 50 e 60 ancora era asai protettiva e visibile appena sotto… Leggi il resto »

massimo
massimo
9 anni fa

Frequento per passione,sport, lavoro e turismo porti gallegianti dal 1976 quando andai a Cowes all’Admiral Cup a veder vincere il Moro di Venezia nel Fastnet. Perchè non farlo anche a Milazzo,? Lo possiamo fare anche noi , perchè non avere ambizioni di carattere,? perchè fare sempre scelte di modesto livello?. Perchè parlare di rovina di un lungomare? Perchè parlare della salvaguardia della marineria da pesca quando a Millazzo i pescatori ,quelli veri ,sono solo una dozzina. Perchè mascherare con posizioni di oltreggiato o spocchioso scettisismo un vero e proprio disegno di non voler cambiare niente allo scopo di voler mantenere… Leggi il resto »

milazzese
milazzese
9 anni fa

il vecchio che avanza!
più di 10 anni fa con Nastasi si parlava di porto Hub e lo volevano fare in marina, ora lo stesso progetto si ripropone con Formica (ex braccio destro di Nastasi).
Nulla di nuovo