Il costone roccioso ai piedi del castello di Milazzo (FOTO SIMONE CENTO)Minacce idrogeologiche a Milazzo, Formica dispone censimento 9 Novembre 2015 Ambiente 6 Commenti Aggiornare il censimento dei “nodi idraulici” che, anche se non ricadono a Milazzo, possono minacciare il territorio comunale. il sindaco Giovanni Formica ha invitato il dirigente del servizio di Protezione Civile ad avviare, qualora già non effettuato, un censimento dei nodi idraulici presenti nel territorio, estendendo la valutazione anche ad eventuali nodi posti al di fuori dei confini comunali che possano comunque incidere negativamente sul territorio mamertono «e a dare impulso ad una fase di aggiornamento dei documenti di protezione civile al fine di rendere maggiormente efficaci le misure individuate per la gestione di eventuali emergenze, non trascurando la fondamentale attività di formazione-informazione dei cittadini». Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, ha comunicato a tutti i Comuni l’avvenuta pubblicazione della quinta versione del “Rapporto preliminare sul rischio idraulico in Sicilia e ricadute nel sistema di protezione civile”, invitando, in primo luogo, i sindaci a prendere visione dell’elaborato e ad adottare idonee iniziative volte alla prevenzione e mitigazione dei rischi idrogeologico ed idraulico. Ad un primo esame del rapporto, emerge chiaramente l’indicazione di porre particolare attenzione ai cosiddetti “nodi idraulici” dove si registrano le maggiori e più pericolose interferenze tra rete idrografica ed impatto antropico. “Ritengo che sia opportuno avere un quadro chiaro della situazione – ha detto il sindaco – visto che anche il nostro territorio, all’evidenza, presenta punti in cui è possibile registrare significative interferenze tra torrenti e centri abitati e nei quali, ancora di recente, si sono registrati danni alle popolazioni a tacer dei gravi pericoli per la loro stessa incolumità. Appare pertanto indispensabile uno sforzo ulteriore dell’Ente in direzione di una corretta e sempre più incisiva azione di prevenzione dei rischi e, comunque, dell’adozione di modelli per la gestione delle emergenze che tengano conto delle esperienze maturate nel corso dei ripetuti – ed anche recenti – eventi calamitosi”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.784 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT