L'alluvione di BastioneLa testimonianza: «Bastione ha il suo eroe. Si chiama Roberto» 14 Ottobre 2015 Cronaca 9 Commenti LA LETTERA. Pubblichiamo una toccante lettera inviata dal lettore Franco I. in cui racconta i tragici momenti dell’alluvione che ha colpito contrada Bastione di Milazzo sabato scorso. Nella lettera si decrive l’atto di coraggio di un concittadino, Robero Saraò. Riportiamo il testo integrale della testimonianza. Potete inviare segnalazioni e commenti alla mail redazione@oggimilazzo.it Quello che vorrei farvi sapere è quello che i miei occhi quella mattina hanno visto e che mai piu dimenticheranno Come ogni sabato mi alzo presto e approfittando della bella giornata cercacercando di anticipare l’uscita di casa. Mi piace alzarmi presto e godermi la tranquillita del posto. Mi affaccio dal balcone come ogni mattina per ammirare il sorgere di un nuovo giorno mentre mi gusto il mio solito e unico caffè giornalero, pronto per godermi questo meritato weekend rilassante. Un controllo sotto alle auto se tutto ok e poi posso partire. Ripensadoci a mente fredda mentre mi affaccio sotto c’era un piccolo rio d’acqua che scorreva, ma quello che poi si sarebbe trasformato in una catastrofe in quel momento per me era un normale fiumiciattolo causato da qualche ore di pioggia. Mentre mi accingo a rientrare in cucina un boato scuote i vetri della finestra e della cucina. “Oddio il terremoto” ho pensato, mi riaffaccio dal balcone e da lontano uno tsunami di fango correva ad una velocità inimmaginabile. Uno, due, tre, quattro alberi d’ulivo, una macchina, legna, bombole di gas, cisterne, mobili, divani, tutto quello che trovava davanti veniva spazzato come foglie. Le macchine venivano accartocciate come giocattoli, i portoni e le finestre delle abitazioni saltavano in aria come razzi. Le grida degli anziani sui balconi, e delle mamme con i figli in braccio ancora ripercuotono le mie notti e i miei pensieri. Ma in tutto ciò ho trovato un eroe un ragazzo del luogo che in quel momento Dio aveva deciso di trasformarlo in se stesso. Roberto Saraò, trasferitosi da poco nella nuova casa, trova il coraggio o la forza della disperazione di tuffarsi in quel fango. Il suo obiettivo era quello di mettere in salvo un’intera famiglia. “Roberto aiutami, aiutami”, gridava il padre tenendo in braccio la sua figlia di 4 anni in braccio, “non sappiamo nuotare, aiutaci…” La moglie e l’altro figlio di 9 anni della coppia piangevano a dirotto pregando di mettereli in salvo. Quella famiglia in mezzo al quel fango adesso era la mia più grande preoccupazione tant’è che anch’io mi misi a gridare e a implorare Dio che niente potesse accadergli. Dopo un altra ondata di detriti per un attimo tutti sono scomparsi , reimmergendosi un attimo dopo pieni di fango mentre la mamma lentamente si stava lasciando andare mi accorgo che il padre in piena crisi non aveva piu la figlioletta in braccio e gridando con le poche forze il nome della piccina anche lui era nella disperazione piu assoluta. La piccola è stata spazzata via della corrente…..quando dal nulla riappare Roberto con in braccio quella creatura che sputava fango dalla bocca. Piansi, piansi a dirotto ringraziando il cielo, era salva. Con la piccola piangente in braccio adesso cerca di salvare l’intera famiglia e sfondando un portone consegna in braccio al padre in lacrime la figlioletta in abbraccio a tre commovente. Qui vorrei chiudere il mio racconto con questa immagine impressa nei miei ricordi di un giorno che per la nostra comunità rimarrà per sempre indelebile L’ unico mio augurio e pensiero e che quando succederanno nuovamente catastrofe del genere in qualunque parte del mondo ci sarà sempre un angelo mandato da Dio pronto a sostituirlo. A Bastione frazione di Milazzo, il 10 ottobre 2015, alle 6:48 il suo nome era Roberto Sarao’. FRANCO I. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.675 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT