La Flai-Cgil di Messina avvia un’azione di sostegno e assistenza ai lavoratori impegnati nelle attività agricole-vivaistiche della zona tirrenica del territorio. Un settore che fino a qualche anno fa generava un fatturato che sfiorava i cento milioni di euro. Da metà ottobre operatori del sindacato saranno impegnati in incontri e volantinaggi nei luoghi di lavoro. Con questa presenza e con le iniziative di supporto la Federazione provinciale dei lavoratori dell’agroindustria punta ad intervenire sulla grave piaga del lavoro nero, contro ogni condizione di illegalità.

Quest’attività di assistenza e di sensibilizzazione al centro della riunione di oggi nella sede Cgil di Barcellona presieduta dal segretario generale della Flai di Messina Giovanni Mastroeni, con i dirigenti sindacali del comprensorio tirrenico, gli esponenti delle strutture di servizi, il segretario confederale Cgil Messina Enzo Cocivera. Presenti la segretaria nazionale Flai Ivana Galli e il segretario generale della Flai Sicilia Salvatore Tripi. Il progetto di intervento a sostegno dei diritti di lavoratori e lavoratrici coinvolge la Cgil provinciale, le strutture territoriali di Barcellona e Milazzo, i centri di assistenza della Camera del lavoro.

 “Vogliamo essere vicino a tutti i lavoratori per diritti ed assistenza”, dichiara Mastroeni.

Il sindacato a livello nazionale è impegnato in una campagna capillare contro condizioni di lavoro precarie e illegali, in una forte mobilitazione che ha spinto il Governo a mettere a punto un piano di azione contro il caporalato. Il progetto è coordinato da Pina Isgrò della segreteria provinciale della Flai.

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lavora - tore
lavora - tore
9 anni fa

Ouuuuu , che fate casino come cgil , vedete che sono diventato sindaco e questi dei vivai sono amici miei. Invece di essere con i vivaisti , siete contro? Cisa è successo , vi servono piante , alberi , ditemi!!!!!

Grillo Parlante
Grillo Parlante
9 anni fa

Ma come….il florovivaismo insieme al turismo non dovrebbero essere la naturare vocazione di questo territorio tanto da soppiantare le industrie???? state coprendo solo ora che proprio queste due attività in italia producono enormi ricchezze per pochissimi e la più alta percentuale di lavoro nero e sottopagato….