Il ricercatore Alessandro FotiMilazzese pubblica sulla rivista internazionale Nature studio su enzimi del fegato 7 Ottobre 2015 Cronaca 4 Commenti Il ricercatore Alessandro Foti Ha 27 anni e già il suo nome è finito su Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche esistenti, forse in assoluto quella considerata di maggior prestigio nell’ambito della comunità scientifica. Protagonista di questo importante traguardo è il ricercatore milazzese Alessandro Foti. Foti, ex alunno del Liceo Scientifico Impallomeni di Milazzo, vive in Germania dove fa parte di una equipe impegnata nello studio di un enzima del fegato, l’Aldeide Ossidasi (AOX) ed è stata studiata in relazione all´effetto di alcuni farmaci (fenotiazine) usati in ambito psichiatrico. La scoperta della struttura di questa proteina é stata pubblicata il primo settembre sulla rivista internazionale Nature Chemical Biology, ed è un importante contributo allo sviluppo di nuovi farmaci, rendendoli più efficaci e mirati, la cosiddetta medicina personalizzata. «La soddisfazione è grande – dice Foti – se si pensa che questa proteina venne identificata per la prima volta da ricercatori dell’università di Cambridge, in Inghilterra, negli anni 30, e solo oggi noi siamo riusciti a capire la struttura e di conseguenza il funzionamento di tale enzima». Il progetto è il frutto della collaborazione di ricercatori dell’Università di Potsdam, in Germania, specializzati nella produzione e nello studio di tali enzimi, e ricercatori dell’Università di Lisbona, in Portogallo, specializzati nella cristallografia a raggi X di queste molecole. Il lavoro del ricercatore Alessandro Foti, nel team coordinato dalla professoressa Silke Leimkühler (University of Potsdam, Berlin, Germany) e dalla professoressa Maria Joao Romao (New University of Lisbon, Portugal), si è focalizzato sullo studio di questo enzima prima dai batteri, poi dai topi e infine sull´enzima umano, oggetto di quest’ultimo studio. «Due settimane fa sono stato invitato alla conferenza internazionale MoTec “Molybdenum and Tungsten Enzymes” 2015 che si è svolta a Budapest – dice Foti – ogni due anni i nomi più importanti della ricerca mondiale su questo argomento si incontrano e io ho avuto l’onore di presentare questo lavoro appena pubblicato. Dopo la conferenza abbiamo stretto una collaborazione con la Nippon Medical school di Tokyo, in Giappone». Il ricercatore mamertino appena finito il corso di studio al liceo “Impallomeni” (sezione Scientifico) si è iscritto al corso di studi triennale in Biologia, all’università di Palermo. Dopo la laurea si è trasferito a Roma, per studiare alla Sapienza, dove ha conseguito la laurea magistrale in Biologia con indirizzo in Microbiologia e Biologia cellulare. «Durante il periodo alla Sapienza ho vinto una borsa di studio Erasmus per fare la tesi all’estero, all’università di Potsdam, una cittadina adiacente a Berlino, in Germania – ricorda – Dopo la tesi, la responsabile del progetto, la professoressa Silke Leimkühler, mi ha proposto di rimanere con loro per il dottorato di ricerca. Alla fine, dopo avere conseguito la laurea, ho accettato la loro offerta e da quasi tre anni vivo a Berlino, dove porto avanti il mio dottorato di ricerca al Dipartimento di Biochimica e Biologia». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.329 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT